Danielle F.Madam sul lungomare di Monasterace
4 minuti per la letturaMONASTERACE (REGGIO CALABRIA) – Una presenza decisamente importante a Monasterace in questa estate, quella di Danielle Frederique Madam ventiquattrenne pesista nata in Camerun ma che da quando aveva sette anni vive a Pavia, nota al grande pubblico sia per la sua battaglia di civiltà per avere la cittadinanza italiana che per la sua brillante partecipazione nella trasmissione Rai dedicata ai trionfali Europei di calcio itineranti, trasmissione in cui ha messo in mostra oltre che la sua avvenenza anche una dialettica e una spigliatezza notevole. Danielle si trova a Monasterace e sta passando dei giorni feriali assieme al suo fidanzato Luca un giovane originario proprio della cittadina ionica e gentilmente ci concede un’intervista.
Danielle allora come mai a Monasterace e come ha trovato questa cittadina e la nostra regione?
«A Monasterace mi porta l’amore, non conoscevo la Calabria e non c’ero mai stata, è una bellissima regione. Il mio ragazzo aveva promesso di portarmi qui e ho potuto vedere una bellissima cittadina che è piccola ma ha tutto quel che serve, mi trovo molto bene, c’è un bel mare, mentre potendo scegliere preferisco la spiaggia fatta di sabbia, ma anche quella di sassi che c’è qui mi piace».
Senta, le ultime Olimpiadi hanno visto trionfare la nostra nazionale con cinque ori nell’atletica leggera e un campione olimpico nei cento metri come Jacobs. Un suo commento su quanto ha visto, si aspettava questo risultato?
«L’Atletica nelle Olimpiadi è la regina degli sport e c’era grande attesa, io stessa sono rimasta sorpresa da tutte queste medaglia a partire da quella dei centro metri di Jacobs soprattutto per il colore della medaglia e ancora di più dall’oro nella staffetta 4×100, la marcia è una certezza e i due ori ne solo la prova, mentre sull’oro del salto in alto di Gimbo Tamberi io c’ho sempre creduto, ritengo alla fine che il bilancio sia strameritato, complimenti ai ragazzi».
Senta Jacobs ha detto di non voler parlare di Ius Soli per non farsi strumentalizzare dalla politica, lei in passato ha tuonato su questo argomento e ha ottenuto la cittadinanza dopo un lungo iter solo a maggio, è tuttavia pentita di quell’uscita?
«No, non sono affatto pentita e anzi sono molto fiera di aver portato alla ribalta a livello nazionale il discorso della cittadinanza che è un tema molto importante e mi dispiace che chi può non spenda une buona parola per una causa che riguarda tanti nostri coetanei e rappresenta un diritto negato e sui diritti negati a me piace esprimermi. Ovviamente quello di Jacobs è un caso diverso e lui fa bene a tirarsi fuori dalla questione se non sente anche sua questa battaglia».
Nel suo futuro c’è anche la televisione, dopo il successo del programma Rai sugli Europei di calcio le piacerebbe fare altro?
«Per prima cosa ringrazio il direttore di Rai Sport Auro Bulbarelli e Enrico Varriale per avermi voluto, è stata un esperienza che è arrivata improvvisamente, io ero molto impaurita all’inizio perché è stata la prima esperienza in televisione, in passato avevo fatto dei programmi ma come ospite ma mai come conduttrice, mi è piaciuto molto il mio atteggiamento e il modo in cui ho affrontato questa sfida, grazie al carattere che probabilmente ho potuto templare facendo l’atleta».
Quali i suoi programmi e gli obbiettivi da atleta?
«Mi sto allenando anche qui a Monasterace, correndo su questo bellissimo lungomare, non ho ancora ancora trovato un posto in cui lanciare per ora mi sono attrezzata su un palchetto e continuo la preparazione perché a settembre ci sono le gare e l’obiettivo è di arrivare alla stagione invernale al top».
Le chiedo due cose, una lanciatrice di getto del peso si deve alimentare in modo particolare e sul piano tecnico quale tecnica di lancio utilizza?
«Normalmente sì, occorre un’alimentazione specifica e una dieta programmata, qui in Calabria è molto difficile seguirla perché si mangia tanto e bene ed è dura resistere, qui per esempio ho assaggiato le “braciole” di melanzane che sono buonissime. Per quanto riguarda la tecnica che uso è quella adatta al mio fisico che è la traslocazione, molto più tecnica e difficile della rotazione, visto che se si sbaglia un solo aspetto si compromette tutto il lancio».
Un sogno nel cassetto o un viaggio da fare in futuro?
«Spero di tornare in Calabria in inverno perché mi hanno detto che qui è molto bella anche la stagione invernale e poi vorrei raggiungere per mia madre in Camerun».
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