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Opere d’arte di primo piano, da de Chirico a Dalì, sottratti alla mafia saranno esposti nel palazzo della cultura di Reggio Calabria
REGGIO CALABRIA – Da de Chirico a Dalì, da Sironi a Carrà, passando per Fontana e Ligabue, accanto a numerosi artisti del 1600 e del 1700, per un totale di 125 quadri, il cui valore è ancora più grande perché tutti confiscati alla criminalità organizzata: i “gioielli” della mafia confluiranno nel nuovo Palazzo della Cultura di Reggio Calabria, un vero e proprio strumento per combattere la malavita direttamente “sul campo” che aprirà le sue porte il 7 maggio offrendo ai suoi visitatori una mostra permanente con tele di incomparabile pregio.
Uno spazio di circa 4000 metri quadri per il nuovo polo artistico, che si inserisce in un progetto più ampio promosso dalla provincia di Reggio Calabria: dal 25 aprile al 25 maggio, infatti, nella città e nella sua provincia si svolgeranno gli Stati Generali della Cultura, una grande manifestazione con oltre 300 eventi, tra cui un concerto dell’Orchestra Sinfonica della Rai, incontri e spettacoli.
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