Peppone con i suoi collaboratori
1 minuto per la letturaINSULTATO sui social perché sceglie di praticare la strada della legalità ricordando dalla pagina Fb del suo locale “Fratelli La Bufala” che a partire da ieri per accedere all’interno del suo locali serviva la certificazione verde Covid 19.
Un’esperienza bruttissima per il titolare della più nota pizzeria della città, Giuseppe Ferranti, uno di famiglia per i reggini che lo chiamano familiarmente “Peppone” , che, amareggiato dal comportamento di questi idioti da tastiera, ha voluto rispondere loro per le rime sempre dalle colonne di Facebook e sempre con il suo stile.
«Non sono passate nemmeno 12 ore da quando abbiamo pubblicato un post, dove avvisavamo che per mangiare all’interno bisognava esibire il green pass…. E devo essere sincero, sono nauseato dalla valanga di insulti, chi ci augura il male, chi ci augura che dobbiamo morire di fame, chi invita a disertare il nostro locale…. Sono senza parole, pensavo che il Covid avesse cambiato le persone, ma purtroppo l’essere umano rimane sempre l’animale più cattivo. Sicuramente non sono d’accordo con questa decisione, ma è una legge e va rispettata. Sembra che sia diventata una guerra tra noi ristoratori e i non vaccinati o i no vax. Non ho niente contro chi non crede nel vaccino, ognuno è padrone della propria vita. Ci hanno messo davanti a delle scelte ed io in questo caso ho scelto la via della LEGALITÀ…. Tutti siamo bravi a giudicare, magari la stramaggioranza di quelli che mi hanno augurato il male, sono stipendiati, il mese va e viene… Ma vorrei fare un’ipotesi: se caso mai mi dovessi ribellare e fare il Masaniello della situazione, ho un controllo, mi chiudono il locale, ai miei 37 collaboratori, chi ci penserà?”.
Ed il buon senso del noto ristoratore ha ricevuto una pioggia di like di solidarietà.
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