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GIOIOSA IONICA (RC) – «L’inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie». E’ questo il senso della manifestazione promossa dalla Rete dei Comuni solidali della Calabria che ha promosso per venerdì 11 settembre la “marcia degli uomini scalzi”.

Una manifestazione che intende richiamare l’attenzione sul dramma degli immigrati. «E’ arrivato il momento di decidere da che parte stare. E’ vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa – affermano gli organizzatori – ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte. Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi».

L’appuntamento è per venerdì alle 11,30 con la partenza dalla sede Recosol di via Diaz, a Gioiosa Ionica, per marciare scalzi fino a piazza Vittorio Emanuele.

L’invito a partecipare è stato rivolto ai «sindaci della Locride, al terzo settore, ai partiti, ai sindacati, a tutti i cittadini che vorranno farlo per chiedere con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali: dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace; dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti; dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze».

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