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REGGIO CALABRIA – «Se sai guidare la Cinquecento puoi guidare qualunque macchina». E giù col pedale ad insegnare alla figlia Beatrice come fare la “doppietta”, gioco d’abilità tra frizione, acceleratore e cambio, di cui lui, Vincenzo Valenti, è indiscusso maestro: 101 anni lo scorso 5 giugno, nonno Vincenzo è la vera “gloria” del raduno delle Cinquecento che si terrà domenica prossima nell’antico borgo di Bivongi.
Il nonnino sprint batte infatti un nuovo record. E dopo aver festeggiato i cento anni, l’anno scorso, con il club “Amici della Vecchia Cinquecento” guidato da Enzo Polimeni, adesso è pronto a festeggiare, da vero pilota e amatore, anche il primo anno del suo nuovo secolo, al volante della sua fiammante Cinquecento F grigia “otto bulloni”. E sì che ne ha fatta di strada, nonno Vincenzo, nella vita e sulla sua amata Cinquina del 1965, più giovane di lui, l’auto d’epoca, di ben 52 anni. E così è tutto pronto per l’evento di domenica: una grande festa per l’arzillo pilota ultracentenario, che aprirà la colonna delle mitiche Fiat nel centro Jonico.
Organizzato dal Club “Amici della Vecchia 500”, in collaborazione con il Comune, assessorato Sport e Turismo, e la Pro Loco, il primo raduno di Bivongi sarà unico nel suo genere, con tanto di taglio della torta da 101 candeline a chiudere l’intensa giornata dedicata alle 500 d’epoca. Ne è un fan a dir poco storico, Vincenzo. «Ha sempre voluto vivere nella sua Bivongi. Una lunga vita fatta di lavoro e tanti sacrifici. Sempre con il sorriso sulle labbra e a bordo della sua inseparabile Cinquecento», ci racconta Beatrice da Torino, la figlia più piccola di Vincenzo e Antonia Tisano. «Non ha mai voluto lasciare la propria terra o allontanarsi dalla sua famiglia – ci racconta – anche in tempi duri, in cui si emigrava, papà ha deciso che non avrebbe fatto la valigia, per stare con mamma, con me e con mia sorella Mariangela».
Lo stagnino e la lavorazione delle latte per l’olio, poi al Comune di Bivongi. Vincenzo non si è mai risparmiato. Ha fatto la Guerra e non ha mai perso il suo sorriso gioviale. «La Cinquecento è sempre stata la sua passione – ricorda Beatrice – una Fiat del ‘65 otto bulloni. Papà e mamma vivono a Bivongi. E sono perfettamente autonomi visto che papà, tra l’altro, continua a guidare. Io e mia sorella viviamo a Torino, ma adesso facciamo i turni per stare vicino a loro. Non tanto perchè abbiano necessità di assistenza, ma per dare loro tutto il nostro amore». Quanto alla Cinquecento, Beatrice non ha dubbi: «E’ la sua più grande passione. E guai a chi gliela toccava. Anche se devo dire che a me l’ha fatta guidare – sorride – io ho imparato proprio sulla Cinquecento F grigia che usa ancora e che tiene come un gioiello». Un aneddoto su tutti: «Non dimentico quando mi insegnò a fare la “doppietta”. Mi disse: Beatrice, se sai guidare questa puoi guidare tutto. E io ho imparato. Lo prendevo in giro – continua – ma è la sola passione che abbia coltivato. Per il resto si è sempre sacrificato per noi, ci ha fatto studiare, ha costruito una casa, è rimasto sempre legato alla sua terra e a noi». «E’ un papà speciale, che ha fatto tanti sacrifici – ricorda ancora Beatrice – non ci ha fatto mancare nulla malgrado le difficoltà fossero tante. E noi non dimenticheremo mai quanto ha fatto per noi». Nonnino Vincenzo è un mito a Bivongi e lo è anche per i fan della Cinquecento, di cui è lo stimatissimo decano. Per la festa del suo primo secolo, l’anno scorso, Enzo Polimeni, presidente del Club “Amici della vecchia 500”, ha organizzato a Bivongi una indimenticabile manifestazione in piazza , con tutta la cittadinanza e le autorità che si sono strette attorno all’ amato nonnino.
E domenica prossima sarà ancora festa. Rombano già i motori per l’atteso raduno. Alle 9 il concentramento. Alle 11 la partenza con le auto incolonnate per le vie di Bivongi con prima tappa a Pazzano, dove l’aministrazione offrirà un aperitivo ai partecipanti. Alle 11,45 si parte da Pazzano per dirigersi verso Stilo con visita alla Cattolica. Alle 12,30 si riparte per tornare a Bivongi dove, in un noto ristorante, si terrà la grande festa con tanto di torta e candeline (101) per nonnino Vincenzo. Che non vede l’ora di mettersi al volante, per la giornata intensa tra le bellezze dei centri jonici, guardando a un altro traguardo da tagliare a bordo della sua fiammante “Otto bulloni” e in compagnia degli oltre 100 soci del “Club Amici della Vecchia Cinquecento”.

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