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OCCASIONE persa? Probabilmente sì. Alla fine il lungo corteggiamento dell’Expo 2015 ai Bronzi di Riace si è concluso bruscamente, cambiando l’oggetto del desiderio. Ad essere ammirato da migliaia di visitatori all’Expo di Milano 2015 sarà il David di Michelangelo. Ma Firenze sa come promuovere la sua immagine e non si è trincerata dietro tentennamenti e problemi logistici. Ieri, con decisione fulminea, Firenze ha proposto il David per prendere il posto dei due guerrieri nel simboleggiare l’Italia, sostituendosi così alla speranza dei calabresi di essere sotto i riflettori dell’arte nel mondo, per una volta. 

L’ultima chiamata dei Bronzi era avvenuta pochi giorni fa. Il presidente del Consiglio Letta aveva accolto la proposta – del presidente del gruppo Sole 24 Ore, Benito Benedini – di portare a Milano i Bronzi di Riace per Expo. «L’idea mi piace» aveva risposto il premier, il quale ha detto però di essere intanto «contento che entro Natale i Bronzi tornino nel loro luogo naturale», ovvero nel museo di Reggio Calabria. La soprintendente ai Beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, aveva però subito frenato il progetto: «Ho una preclusione ideologica a portare i Bronzi di Riace fuori dalla Calabria. Da una parte perché sono fragili e sia il trasporto sia la conservazione sono impegnativi, dall’altra la mia opposizione è che deve essere la gente a venire a Reggio Calabria ad ammirarli». Una posizione condivisa da diversi amministratori pubblici e dai cittadini più campanilisti. Non da tutti però. Come alcuni critici d’arte che hanno avvertito che promuovere l’immagine dei Bronzi per un tour straordinario avrebbe, in seguito, portato molti più visitatori nella loro sede naturale. 
E mentre i medici parlavano, il malato è morto, si direbbe parafrasando. Infatti Firenze ha colto subito l’occasione per mettere a disposizione il suo David. Una copia della celeberrima statua sarà collocata proprio nel centro della “piazza Italia” e sarà simbolo non solo della Toscana ma dell’intera Italia ha annunciato all’Accademia dei Georgofili a Firenze Diana Bracco, commissario del Padiglione Italia, che insieme al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha firmato il protocollo che regola la partecipazione della Toscana all’Expo. Certo, una copia, si dirà. Ma dei Bronzi non ne è stata autorizzata nemmeno quella. Per cui non resta altro che attendere che i Bronzi si rialzino dal loro lettino di bellezza e tornino al Museo di Reggio. Poi, magari tra un anno, conteremo i visitatori. E sarà facile capire se tenerceli stretti in Calabria sarà stato un bene oppure no.
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