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CAULONIA – Un affresco, presumibilmente, risalente al tardo Quattrocento è venuto alla luce durante i lavori per la elettrificazione della chiesa del SS. Rosario di Caulonia. L’immagine di un santo che abbraccia una croce mentre dalla mano sinistra pende la coroncina di un rosario, dipinta sulla parete, è apparsa agli stupefatti confratelli che, eliminati i calcinacci sulla parete dietro l’altare maggiore, proprio sotto il grande dipinto che fa da sfondo, si accingevano alla posa di una cassetta per il nuovo impianto di illuminazione. L’affresco si presenta in perfetto stato di conservazione, probabilmente favorito dal fatto che le maestranze del tempo, nel coprire la parete con la nuova muratura, avrebbero edificato in modo da preservarne le fattezze. Dal poco che si è potuto intravedere, a grandezza dell’affresco sarebbe a dimensione umana. Secondo l’architetto Pino Crisalli, profondo conoscitore della storia di Caulonia, il santo raffigurato potrebbe essere San Domenico che offre in preghiera il rosario alla Vergine che se ne compiace. E il dipinto potrebbe risalire alla data di fondazione della chiesa, ovvero il 1540.
La chiesa del SS. Rosario, particolare meta di visitatori in occasione dei riti della Settimana Santa, fu convento dei Padri Domenicani, fondato nel 1540 sotto la protezione della moglie di Geronimo Carafa principe di Castelvetere, Livia Spinelli. Venne ricostruita nel 1788 perché fortemente danneggiata dal terremoto del 1783. Nel 1811 venne soppresso dai francesi e successivamente affidato alla confraternita del SS. Rosario. Si tratta di una chiesa ad unica navata, più volte rimaneggiata, soprattutto nel 1895, la cui data è rilevabile sul pavimento, appena sotto il portale di ingresso.
SULL’EDIZIONE CARTACEA DE IL QUOTIDIANO IL SERVIZIO COMPLETO A FIRMA DI ILARIO CAMERIERI
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