Un impianto eolico
3 minuti per la letturaPalmiro Spanò, capogruppo al Comune di Monasterace, invita alla mobilitazione contro l’impianto eolico nel golfo di Squillace
MONASTERACE (REGGIO CALABRIA) – Palmiro Spanò, capogruppo Consiliare di “Mo’ si cambia”, parte dell’attuale Consiglio comunale di Monasterace, scrive una missiva indirizzata a cittadinanza e istituzioni per la mobilitazione contro l’impianto eolico di prossima istallazione nel golfo di Squillace.
Questo è quanto afferma il consigliere monasteracese. «Alcuni giorni fa è stato approvato in via preliminare dal ministero dell’Ambiente un progetto. Prevede l’installazione di 37 pale eoliche in mare a largo di Punta Stilo direzione Catanzaro. Altri quattro progetti sono in itinere per un totale di 200 pale eoliche sino a Crotone, distanti tra loro un miglio e ben visibili da terra. Ebbene le Amministrazioni locali e/o chi ne ha interesse possono presentare osservazioni o ricorsi al progetto entro il 25 settembre. La documentazione è messa a disposizione dalla Capitaneria di Porto di Crotone. Capite bene la furbizia della data imminente. Ma i sindaci possono ancora agire e le popolazioni mobilitarsi. Solo così possiamo salvare il futuro dei nostri territori».
Poi Spanò prosegue con un’ulteriore specificazione. «C’è da precisare che i comuni rivieraschi da Monasterace a Crotone interessati per il tratto di mare prospiciente erano già stati messi al corrente dei progetti sull’eolico sin dal giugno 2022 e più tardi anche nel giugno 2023 con una nuova comunicazione della Capitaneria di Porto di Crotone che invitava a mettere l’avviso sull’albo Pretorio dei comuni per eventuali osservazioni. Non tutti i Comuni lo hanno fatto e ora diverse comunità sono all’oscuro e ciò non è giusto! Tutto questo non può passare sulla testa della gente dei territori. Proviamo a dar voce alla difesa del futuro dei nostri territori finché siamo in tempo. Evitiamo una nuova colonizzazione».
Spanò ricorda come la concessione del tratto di mare interessato, a partire da Punta Stilo e sino a Crotone, a favore di varie società sarà trentennale e prevede la messa in opera di duecento pale eoliche su isole galleggianti ancorate sul fondale marino, con tutte le implicazioni che gli impianti determineranno a carico della flora e della fauna (come l’impatto sulla fauna migratora) ma anche in relazione al traffico presente sulla rotta. Sottolinea ancora come non vi siano impegni di bonifica del territorio su un tratto di circa 200 chilometri di costa.
Quindi conclude Spanò con un’osservazione finale e la richiesta di riunione del civico consesso sull’argomento: «Di tutto questo ho informato il sindaco e i capigruppo e ho chiesto una riunione urgente dei capigruppo e la convocazione immediata di un consiglio comunale. La popolazione e le amministrazioni locali che non possono essere escluse da scelte imposte dall’alto devono scendere in campo. Ogni riluttanza ad agire sarà pagata cara nel futuro. È l’ora di agire! Dunque i sindaci e le associazioni lascino un momento le sagre e affrontino con celerità la questione prima che sia irreversibile un enorme danno economico, ambientale, turistico per i nostri territori. – rivolgendosi al suo primo cittadino esorta – Il sindaco di Monasterace e il consiglio comunale dica un primo “No” alle pale eoliche a Punta Stilo e si attrezzino con tecnici ed esperti a controbattere con deduzioni e motivazioni per fermare lo scempio speculativo».
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