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GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – Una delegazione dei sindaci della piana di Gioia Tauro sta bloccando l’impianto di termovalorizzazione per evitare che vengano conferiti rifiuti da comuni di altre zone. La situazione, secondo i sindaci, sta per diventare drammatica vista l’impossibilità di conferire gli scarti che giacciono nelle città e che sarebbero ormai migliaia di tonnellate.

Il termovalorizzatore di Gioia Tauro, hanno spiegato i sindaci, non può accogliere il conferimento perché non si sa dove depositare gli scarti della lavorazione visto che domani la discarica di Cassano Ionio (Cosenza) chiuderà e che fra non molto chiuderà anche la discarica Sovreco di Crotone. Quest’ultimo impianto, tra l’altro, hanno riferito i sindaci, non accetta il conferimento degli scarti del termovalorizzatore perché chiederebbe garanzie economiche dalla Regione.

«Il sistema – ha detto il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio – è al collasso, frutto di un’assenza di programmazione decennale sul trattamento dei rifiuti in Calabria».

«Le nostre città – ha aggiunto Alessio – sono quasi avvolte dai rifiuti e non abbiamo interlocutori politici ed istituzionali per cercare di risolvere il problema».

Altri sindaci della piana che stanno partecipando all’assemblea dell’Anci hanno presentato un documento per chiedere che della vicenda calabrese si occupi un tavolo nazionale visto che occorre, quasi certamente, individuare discariche fuori regione. Davanti al termovalorizzatore ci sono decide di camion fermi che non sanno dove scaricare i rifiuti.

«Stiamo maturando l’idea – hanno sostenuto i sindaci – di portare gli autocompattatori alla Cittadella regionale di Catanzaro per obbligare la Regione ad attivare i tavoli e le soluzioni necessarie».

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