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La seduta del Consiglio regionale

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REGGIO CALABRIA – Un programma di governo che possa diventare «una piccola rivoluzione», nella consapevolezza che «non abbiamo più tempo. I prossimi cinque anni saranno fondamentali e definitivi per ricollocare la nostra regione nel posto in cui merita e in cui può stare: la Calabria protagonista». Con queste parole il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha presentato in Consiglio regionale il programma di governo 2020-2025. Quindici i punti programmatici contenuti in un documento di 65 pagine: salute, programmazione unitaria, welfare e politiche sociali, trasporti e infrastrutture, porto di Gioia Tauro, ambiente e sostenibilità, urbanistica, territorio e paesaggio, politiche agricole, sviluppo economico, politiche per il turismo, giovani istruzione e il lavoro, la Regione per l’Università, Calabria Digitale, beni e le attività culturali, promozione e reputazione. Il Consiglio ha approvato il documento al termine di un lungo dibattito, con 19 voti favorevoli e 11 contrari.

Partendo dai fondi europei, Santelli ha sottolineato che «le previsioni di spesa al 31 gennaio 2020 sono pari a circa 330 milioni e consentirebbero, se confermate, di superare il target. Allo stato attuale non è possibile quantificare compiutamente l’effetto dell’emergenza Covid-19 su queste previsioni di spesa, tuttavia, sono state già attivate misure di monitoraggio rafforzato. Occorre imprimere nei prossimi mesi una forte accelerazione all’attuazione del Por mediante la realizzazione in tempi brevi di un Piano straordinario che consenta di realizzare e certificare spesa per 1,7 miliardi, prevedendo opportune misure di semplificazione delle procedure e, eventualmente, di riprogrammazione delle risorse. In primo luogo – evidenzia il presidente della Regione – l’obiettivo sarà̀ assicurare l’utilizzo delle risorse del programma per controbilanciare gli effetti socio-economici dell’epidemia di Covid-19, attraverso la promozione di un insieme di interventi da attuare in modo rapido e coordinato».

Per Santelli, «è oramai irrimandabile una profonda e complessa azione di ridefinizione reputazionale della nostra terra. La Calabria non deve più essere percepita come la terra delle contraddizioni, della dicotomia emergenze/eccellenze: deve trasmettere nel mondo i caratteri fondanti di ingegnosità e operosità dei calabresi; divenire punto focale per l’attrattività degli investimenti diretti ed esteri che guardano al Mediterraneo; deve suscitare emozioni che si traducono in azioni, non deve più porre dubbi ai giovani sul fatto che il futuro possa essere in Calabria. Liberiamo le energie migliori, costruiamo insieme, con le intelligenze, con chi sa fare, con i cittadini calabresi una grande Regione del Sud. La Calabria protagonista».

Rilanciare FdC e trasporto locale

Sul piano delle infrastrutture e dei trasporti, Santelli si è soffermata sul rilancio delle Ferrovie della Calabria, necessità di ripensare il trasporto pubblico locale,  Alta Velocità fino a Reggio Calabria e riforma della rete aeroportuale oggi «ampiamente inadeguata rispetto alle prospettive di crescita del turismo di lungo raggio».

Particolare attenzione viene riservata al porto di Gioia Tauro che, secondo Santelli, «potrebbe rappresentare il porto di approdo del trasporto cargo per merci provenienti dai mercati asiatici Cina e India in primis. La possibilità di diventare porta d’Europa nell’interscambio commerciale nell’intera area del Mediterraneo è la funzione a cui Gioia Tauro deve tendere».

«In Calabria una piccola rivoluzione»

L’emergenza coronavirus e, in generale, le problematiche della sanità, sono stati il primo dei 15 capitoli del programma che Santelli ha presentato: «Sono consapevole – ha detto il presidente della Regione – di quanto, “grazie” a questa pandemia, sia stato possibile capovolgere finalmente lo stereotipo che vuole il calabrese incurante delle regole e del senso civico. L’emergenza da Covid-19 ha dimostrato che così non è. In questi mesi – sostiene poi Santelli – noi siamo stati protagonisti di una piccola rivoluzione perché́ abbiamo dimostrato, in tempi così difficili, di saper rispettare prima ancora che noi stessi gli altri, abbiamo rispettato le regole di contenimento e anche grazie a questo credo la Calabria oggi si appresta a vivere la fase 2 con maggiore serenità,   consapevole di poter ripartire grazie al consapevole orgoglio della propria forza. Per questa ragione parto dalla sanità».

Il «collasso sanitario»

Santelli quindi evidenzia: «Abbiamo ereditato una regione al collasso sanitario. Per far fronte alla pandemia abbiamo dotato gli hub di terapie intensive, ci siamo battuti per dotare il nostro sistema sanitario di ventilatori messi a disposizione dal governo centrale, abbiamo realizzato un’App per monitorare i cittadini, avviare consulti medici e gestire le quarantene e abbiamo attivato le Unità speciali di Continuità assistenziale (Usca) per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano ricovero. Abbiamo sottoposto a tampone più di 60.000 persone, ossia 1 test ogni 33 abitanti che rappresenta una delle medie più alte delle regioni meno colpite. Abbiamo richiesto tanti sacrifici a coloro che volevano rientrare nella propria regione e ai cittadini dei 16 Comuni che abbiamo sottoposto a misure più rigide ma se oggi siamo la regione d’Italia con la più bassa incidenza di positivi rispetto alla popolazione residente – spiega il presidente della Regione – lo dobbiamo soprattutto ai tanti calabresi che hanno rispettato con diligenza le nostre indicazioni che abbiamo impartito con numerose ordinanze».

Con riferimento al più generale quadro del settore, Santelli ricorda poi che «da più di 10 anni la sanità calabrese è commissariata. Responsabilmente abbiamo inteso evitare inutili e dannose contrapposizioni con i commissari nella consapevolezza che è rappresenta un obiettivo primario riacquisire autonomia nella gestione della nostra sanità. In tale direzione, dobbiamo raggiungere i seguenti obiettivi nel medio periodo: ridurre le liste d’attesa, contenere la spesa farmaceutica, raggiungere le prestazioni sanitarie previste dal piano, potenziare la rete dell’emergenza-urgenza, valorizzare le eccellenze. Il nostro obiettivo sarà  quello di porre il cittadino, il paziente, al centro del sistema. Una centralità  che – sostiene il presidente della Regione – porteremo avanti sulla base di quattro elementi chiave: prevenzione, facilità di accesso alle cure, accesso in tempi giusti, livello corretto della prestazione sanitaria. La nostra Regione deve affermare e realizzare il principio in base al quale la maggior quota dell’assistenza deve essere di prossimità  al domicilio. Il nostro è un sistema ospedalocentrico ma la gran parte delle attività assistenziali possono essere svolte fuori dall’ospedale».

Secondo Santelli, «sarà decisiva l’azione di riordino e razionalizzazione della rete dell’assistenza tra aziende ospedaliere, aziende sanitarie provinciali e assistenza fornita dai privati. Bisognerà aumentare le sinergie con i centri di ricerca presenti in Calabria, ricreando così un legame di fiducia verso le strutture locali. L’efficacia di tale sistema assistenziale sarà incrementata anche attraverso il riordino e il potenziamento della rete dell’emergenza/urgenza. Si rende necessario – rimarca il presidente della Regione – avviare una immediata e profonda revisione del Piano Sanitario, procedendo a una puntuale verifica del posizionamento del Spoke, oggi non adeguatamente relazionati con gli Hub». 

Altro obiettivo sottolineato da Santelli è la «riduzione della migrazione sanitaria» attraverso «l’innalzamento della qualità delle cure in Calabria, anche attraverso il riconoscimento delle eccellenze presenti, spesso penalizzate da una non corretta organizzazione e distribuzione delle risorse. Bisognerà̀  tener conto della formazione medico clinica, supportando l’Università nel processo di potenziamento delle Scuole di Specializzazione, anche attraverso sinergie con gli ospedali regionali. Questo consentirà di trattenere i nostri laureati in Medicina, evitandone la conseguente migrazione. Nel corso di questi anni abbiamo assistito inermi all’emigrazione di tante nostre intelligenze. Dobbiamo invertire questa rotta. Oltre a diminuire i disagi dei viaggi della speranza, la riduzione della spesa determinerà anche la riduzione dei disavanzi di esercizio e la conseguente riduzione della tassazione regionale a carico dei cittadini».

Santelli, infine, osserva che «il programma di realizzazione dei nuovi ospedali, che registra ritardi enormi nell’avvio della fase realizzativa, sarà potenziato, ampliato ed affidato alla gestione di una specifica task force operativa», annunciando che «particolare rigore sarà posto nelle valutazioni di merito del management preposto alle aziende di assistenza sanitaria, sia nella fase di selezione che nella fase di verifica del raggiungimento degli obiettivi posti dalla amministrazione regionale».

Le nomine del Consiglio

Prima dell’avvio il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini ha comunicato i nomi dei consiglieri componenti della Giunta delle Elezioni (Sinibaldo Esposito, Clotilde Minasi, Giuseppe Graziano, Graziano Di Natale, Francesco Pitaro, Domenico Bevacqua, Nicola Paris, Domenico Giannetta, Pierluigi Caputo, Giuseppe Neri, Flora Sculco) e della Giunta per il Regolamento (Giacomo Crinò, Pietro Raso, Marcello Anastasi, Francesco Pitaro, Libero Notarangelo, Vito Pitaro, Nicola Paris, Antonio De Caprio, Raffaele Sainato, Giuseppe Aieta). I due organi sono istituiti e disciplinati dal Regolamento interno del Consiglio.

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