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REGGIO CALABRIA – E’ stata una seduta lunga e ricca di interventi quella che ha portato all’approvazione del Bilancio della Regione Calabria 2014 e del collegato al Bilancio ossia la manovra finanziaria regionale nel suo complesso. Il Consiglio regionale ha detto sì contando solo sui voti della maggioranza.

Per quanto riguarda il Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2014. Il voto è arrivato al termine di una lunga discussione dedicata all’esame di decine di emendamenti. La minoranza per bocca del consigliere Pd Mario Maiolo, ha evidenziato «il lavoro dell’opposizione portato avanti per cercare un punto di contatto, dare qualche risposta ai cittadini calabresi», ma ha anche critica il bilancio «che non risponde ai bisogni. C’è grande confusione. E’ assente qualsiasi conferma del principio di programmazione. Non c’è una prospettiva di affrontare emergenze che diano il senso dell’avanzamento. Si inseguono le emergenze, e la gara, come nel caso della legge sui precari, ad acquisire primogeniture. Non inseguiamo nulla». Al termine della lunga discussione il documento è stato approvato a maggioranza.
A seguire si è discusso del Bilancio vero e proprio per il quale è intervenuto, in qualità di relatore, il vice presidente del consesso regionale Alessandro Nicolò. Per il politico si è trattato di una manovra «ispirata al rigore, alla sobrietà ed alla drastica riduzione delle spese della politica». Nello specifico il documento contabile prevede una sforbiciata ai costi della politica con «nuovi tagli che riguardano la riduzione degli emolumenti ai consiglieri regionali, le spese di funzionamento per i gruppi consiliari e per il relativo personale e la decurtazione del 3%, rispetto al 2011, delle indennità per le strutture ausiliarie della Giunta regionale».
La manovra è di complessivi 62 milioni di euro, con una riduzione rispetto al bilancio di previsione 2013, di 500 mila euro (meno 0,80%) e rispetto al 2010 «si riscontra – ha evidenziato relatore – una riduzione di spesa di circa 17 milioni di euro (-22%). Le cospicue risorse recuperate ed i risparmi sono stati reinvestiti nei settori strategici per la crescita di una Regione in attesa di risposte ai bisogni sociali ed economici, acuiti da una crisi globale che non lascia tregua».
Nel proseguo dei lavori sono stati licenziati la proposta di legge recante “Il Bilancio di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014-2016” ed all’unanimità la proposta di legge regionale di recepimento degli “Indirizzi volti a favorire il superamento del precariato”.
Sul punto è intervenuto il presidente Giuseppe Scopelliti che riconosciuto il ruolo «dell’assessore al lavoro Nazareno Salerno» ha rimarcato come in questo modo «si chiude il cerchio del mondo del precariato in Calabria». Sulla legge il consigliere Pd Mario Maiolo ha annunciato voto favorevolerimarcando che il risultato ottenuto «riguarda un governo non omogeneo alla maggioranza di questa regione. Ed è successivo ad un governo di centrodestra che non ha mai approvato un provvedimento nei confronti della Calabria».
In chiusura di seduta sono stati quindi approvati, un ordine del giorno del Presidente inserisce e pone ai voti l’ordine del giorno proposto dal consigliere Francesco Sulla di modifica all’art. 20 delle legge regionale n. 13 del 2005, uno del consigliere Mario Magno di “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 3 febbraio 2012, n. 3 (Misure in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza della pubblica amministrazione regionale ed attuazione nell’ordinamento regionale delle disposizioni di principio contenute nel decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150) ed un ordine del giorno del consigliere Gianluca Gallo di proroga dei termini per l’approvazione dei PRU (Piani di recupero urbano) da parte dei Comuni.
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