Pierluigi Bersani e Massimo Razzi
3 minuti per la letturaFesta dell’unità di Bagnara, ospite Bersani: «Il premierato è un argomento fuori dalla normalità», mentre per Falcomatà l’autonomia differenziata è una «norma fascista»
BAGNARA CALABRA – Lo storico esponente ed ex segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha partecipato in qualità di ospite lo scorso 6 settembre alla Festa dell’Unità organizzata della Federazione metropolitana di Reggio Calabria del Partito Democratico a Bagnara.
Intervistato dal direttore del Quotidiano del Sud, Massimo Razzi, dal palco della cittadina tirrenica Bersani ha tracciato un quadro politico soffermandosi sui temi caldi del momento. L’autonomia differenziata è stata fra i principali argomenti al centro del dibattito con Bersani. Incalzato da Razzi, non ha nascosto il suo scetticismo. «L’autonomia differenziata per funzionare, dovrebbe essere riferita a questioni oggettive e misurabili quali, ad esempio, le specificità delle varie regioni. Attualmente, tuttavia, non abbiamo avuto una legge, come pretende il titolo quinto, che spiegasse bene cosa sia l’autonomia differenziata. Prima di discutere delle disuguaglianze, al Nord e Sud bisognerebbe discutere per evitare la costituzione di uno Stato “arlecchino” che non può reggersi in piedi».
Fra gli altri nodi importanti da sciogliere c’è quello del premierato. «Il premierato, come viene attualmente proposto – ha sottolineato il dem – è un altro argomento fuori dalla normalità. La proposta attuale distrugge il ruolo del Parlamento, stingendolo intorno al premier eletto. In questo caso, inoltre, si andrebbe a inficiare anche il ruolo del Presidente della Repubblica, attore di equilibrio, privandolo dei suoi poteri fondamentali». Dopo aver difeso i valori della Costituzione, sollecitato ancora da Razzi, ha poi discusso sulla sua decisione di rientrare nel Pd.
Fra gli altri argomenti trattati, anche l’attuale assetto del Partito. «Lasciato alle spalle il periodo di Renzi – ha concluso Bersani – è arrivata la nuova segretaria Elly Schlein. Il mio invito alla Schlein, avendo fatto già bene, è quello di andare oltre e proporre un appuntamento politico organizzativo, che possa mettere insieme tutti i mondi che si sentono di centrosinistra».
Oltre all’intervento conclusivo di Bersani, dal 4 al 6 settembre Bagnara Calabra si è trasformata nel cuore pulsante della politica Dem territoriale con diversi dibattiti tematici, che hanno coinvolto non solo i militanti del partito, ma anche la cittadinanza locale. Molto duro anche il sindaco Facolmatà che ha definito l’autonomia una legge «fascista come ogni legge che mina la democrazia, i diritti e l’uguaglianza fra le persone».
Per il sindaco di Reggio «è un accordo fra partiti giocato sulla pelle dell’Italia e sul futuro dei cittadini. Su queste cose tiene il Governo e non possiamo accettare che il Presidente della Regione Calabria, dopo aver votato sì all’autonomia differenziata in Conferenza Stato-Regioni, esprima dubbi a legge ormai approvata. Se aveva perplessità poteva e doveva esprimerla nella sede giusta. Svolgendo appieno il ruolo istituzionale di difesa del territorio di cui ha l’onore di essere Presidente. Non l’ha fatto. Anzi, si è tirato indietro anche di fronte alla possibilità di impugnare la norma insieme ad altri Presidente di Regione. Non credo che i calabresi possano continuare a farsi prendere in giro». La Regione Calabria ha tanti problemi che il regionalismo differenziato acuirà».
L’apertura della tre giorni, avvenuta il 4 settembre, si è incentrata sul tema del salario minimo. Il tutto è avvenuto con la partecipazione di esponenti sindacali e politici del Pd locali. La giornata del 5 settembre, altresì, è stata dedicata a tematiche di grande attualità come i diritti delle donne migranti e la presentazione del libro “Le politiche pubbliche nell’era digitale”. Il dibattito principale ha riguardato la sanità pubblica e il futuro della medicina territoriale con diverse figure di spicco nel panorama sanitario e politico locale. La chiusura del 6 settembre, infine, ha messo al centro il volontariato e il ruolo delle associazioni impegnate in progetti umanitari, grazie alla testimonianza dell’attivista, Enzo Infantino. La giornata ha visto protagonisti i sindaci dell’area dello Stretto in un dibattito sul tema dell’autonomia differenziata e la nuova questione meridionale.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA