Roberto Occhiuto
3 minuti per la letturaGIOIA TAURO – Siamo al terzo commissario nominato per la Zes calabrese. Si è perso quasi un anno mentre altre regioni galoppano a ritmo serrato per attrarre investimenti e la Calabria rischia di restare l’ultima. È di questi giorni la nomina di Giuseppe Romano e le polemiche non sono mancate. Il Pd ha parlato di un regalo fatto da Occhiuto al Ministro Carfagna, mentre ieri le critiche sono arrivate dalla Confartigianato Reggio che ha parlato di conflitto di interessi e di una Zes calabrese al servizio della Campania.
Una scelta fatta dal Ministro Carfagna di concerto con il Presidente Roberto Occhiuto per il quale: «La Zona economica speciale di Gioia Tauro può e deve garantire alla Calabria grandi opportunità, e deve essere sfruttata al meglio e con una strategia mirata per attrarre gli investimenti. Questo sto facendo da mesi, sto raccontando al Paese e al mondo i vantaggi di scegliere la nostra Regione per le proprie attività imprenditoriali, sfruttando anche le agevolazioni delle quali disponiamo. La Zes è importante per lo sviluppo del Porto di Gioia e dell’intera economia regionale».
E siamo alla terza nomina, i ritardi si accumulano e ancora non si è capito perché si è dimesso D’Andrea…
«Dopo cinque mesi dalla nomina da parte del ministro per il Sud, Mara Carfagna, a commissario Zes di Federico D’Andrea – che probabilmente, a causa di numerosi impegni lavorativi, non ha potuto incidere in modo rilevante, e per questo ha optato per le dimissioni – si è deciso di dare una nuova svolta per questa pedina così delicata».
Adesso avete scelto Romano, che già si occupa della Zes Campania, pensa riuscirà a portare avanti anche quest’altro incarico?
«In merito al nuovo incarico di commissario Zes, il ministro Carfagna ha proceduto a individuare la figura più autorevole in campo, Giuseppe Romano, che già dirige la Zona economica speciale in Campania. Una buona scelta, se analizziamo gli ottimi risultati che sono stati conseguiti in Campania. La Carfagna ha scelto per la Calabria il più bravo tra gli otto commissari Zes in Italia, colui che ha fatto più bandi e che ha movimentato più investimenti. Penso che adesso saremo in grado di realizzare al più presto tutti gli interventi indispensabili per il pieno sviluppo dell’area di Gioia Tauro».
D’Andrea aveva pensato di spostare la sede della Zes a Lamezia Terme, mentre la sua area di riferimento naturale, come lei ha ribadito più volte, resta a Gioia Tauro…
«Al nuovo commissario Romano, al quale auguriamo buon lavoro e che ringraziamo per disponibilità che ci ha offerto, staremo a fianco nei prossimi mesi per consentire di esprimere le maggiori condizioni di operatività e per realizzare finalmente il decollo definitivo della Zona economica speciale di Gioia Tauro».
Risposta istituzionale scontata per Roberto Occhiuto per il quale la Zes come ha detto in questa intervista è e resta quella di Gioia Tauro, luogo baricentrico per lo sviluppo della Calabria e del suo sistema industriale. Ed Occhiuto sa che ulteriori ritardi nel far decollare la Zes peserebbero come macigni sul futuro dei progetti di rilancio della regione. Adesso si attende la prima visita di Romano per capire come pensa di far ripartire la Zona Economica Speciale calabrese.
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