Il porto di Gioia Tauro
2 minuti per la letturaCATANZARO – “La Regione e il Corap si attivino al più presto per trasferire ad Rfi le aree necessarie per realizzare il collegamento ferroviario fra il porto di Gioia Tauro e la rete ad Alta velocità”.
Ad affermarlo la parlamentare del PD, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: “Un cavillo burocratico non può e non deve bloccare il pieno sviluppo di una delle più importanti infrastrutture del Mediterraneo. Oggi nel question time,alla Camera dei deputati, in commissione trasporti è stata discussa l’interrogazione a mia firma, sul collegamento ferroviario fra il porto di Gioia Tauro e la rete dell’Alta velocità”.
“Con questa iniziativa parlamentare – prosegue la deputata dem – si è inteso sollecitare la soluzione dei problemi legati alla titolarità di alcune particelle catastali che di fatto impediscono la realizzazione dell’opera. Il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS), pur confermando in pieno l’esecuzione, entro il 2026, del collegamento fra aerea portuale e linea ferroviaria, non fa piena luce sulla questione che ho sollevato e che purtroppo è dirimente. Non sfugge che su questa opera da anni pesano insidie e rallentamenti legati proprio al trasferimento di alcuni terreni oggetto dell’intervento”.
“Già nel 2020, a mia firma, è stata approvata in commissione bilancio una norma che perfezionava il passaggio del tratto ferroviario dal Corap, alla Regione e poi ad Rfi. Ebbene – afferma in ultimo la parlamentare- sono trascorsi quasi due anni e ci ritroviamo in una condizione di totale incertezza, che limita fortemente le potenzialità del più grande terminal di transhipment presente in Italia, uno dei più importanti hub del traffico containers nel bacino del Mediterraneo”.
“Accolgo con favore le precise indicazioni che oggi sono arrivate dal ministero sulla determinazione di portare a compimento l’opera – nei tempi e nella copertura finanziaria – ma credo – conclude la Bruno Bossio – che sia urgente e necessario un definitivo intervento affinché la Regione trovi uno sbocco positivo e metta fine a questa storia infinita. Un problema di ordine burocratico non si riveli un reale impedimento per il pieno sviluppo del porto di Gioia Tauro”.
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