Nicola Irto, dopo la mancata candidatura alla presidenza ci riprova con il Pd
3 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Regionali 2021: dalla città dello Stretto c’è una vasta pletora di consiglieri regionali uscenti che proverà a riacciuffare la poltrona a Palazzo Campanella.
Tra di loro per la Lega ci riprova correndo per Roberto Occhiuto l’uscente capogruppo regionale Tilde Minasi, la storica signora della destra reggina che riuscì ad accedere in consiglio con appena 2000 preferenze (cui però il Carroccio ha messo in lista, tra gli altri, anche il preside Pino Gelardi che nel 2020 con l’Udc sfiorò l’elezione con la bellezza di 5000 voti ed il sindaco ff di Villa Maria Grazia Richichi), per Fratelli d’Italia tenta invece il bis nella massima assise calabrese, Peppe Neri (in una lista però super competitiva che vede in campo il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, ma anche l’ex Garante regionale dell’infanzia Antonio Marziale, la moglie del segretario di Orsomarso (Enrico De Caro), Monica Falcomatà, e l’avvocato appena arrivato da Fi, Giovanna Cusumano.
Proprio da dentro Forza Italia ci riprova invece il presidente dell’assise Giovanni Arruzzolo, fedelissimo del coordinatore provinciale e parlamentare Francesco Cannizzaro. Graziato in extremis dall’archiviazione lampo (un mese) nell’inchiesta giudiziaria “Inter nos” sarà della partita anche l’uscente Raffaele Sainato, anche lui fedelissimo di Cannizzaro, correrà nella lista per il presidente (Forza Azzurri).
Cammina sulle proprie gambe invece e ci riprova sempre per Fi il consigliere regionale Domenico Giannetta. Tra i candidati di Fi fa capolino anche la sorella del già consigliere regionale Peppe Pedà, Carmela.
Ma a proposito di consiglieri regionali di qualche legislatura fa ci riprova Francesco D’Agostino, l’imprenditore di Cittanova correrà a sostegno dell’unica lista che sostiene il già presidente Mario Oliverio, scaricato dal suo Pd, ma che non esita a riprovarci.
Ma è proprio dentro il Pd che si concentra un’alta quota di uscenti che da Palazzo Campanella non intendono uscire e che oggi si accalcano per Amalia Bruni.
Ci riprova ovviamente il capogruppo uscente Nicola Irto, scottato dai tira e molla del suo partito sull’affaire della presidenza regionale. In lista con lui appena arrivato dall’area Democratici e progressisti e dopo avere brutalmente scaricato Mario Oliverio, c’è Antonino Billari, genero del già commissario Asp Santo Gioffrè ma soprattutto uomo in Consiglio dell’immarcescibile, ed evidentemente ancora potentissimo, ex assessore regionale Nino De Gaetano che, avrebbe anche “un piedino” dentro i cinque stelle.
In lista per il movimento di Grillo (che candida anche il già aspirante sindaco Fabio Foti) c’è Nastasi Annunziato detto Tito, già in Rifondazione poi sostenitore di Liberi ed Uguali e sponsorizzatissimo da Alex Tripodi, segretario metropolitano di Articolo Uno. Non si arrende e ci riprova dopo lo scivolone del 2020 anche l’ex consigliere regionale Mimmetto Battaglia, figlio dell’indimenticato sindaco di Reggio, Piero.
Dentro il Pd intanto in riva allo Stretto si tenta la carta del tutto sperimentale della nuova corrente. L’area che si condensa attorno al sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà ci prova con un ticket del tutto inedito. I candidati d’area saranno l’assessore comunale ai lavori pubblici, Giovanni Muraca uomo ombra del sindaco e la già segretaria confederale della Cgil Mimma Pacifici.
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