Il comune di Bianco
2 minuti per la letturaBIANCO – Il consiglio di Stato ha annullato le elezioni a Bianco. Così ha deciso la giustizia amministrativa della Capitale nella camera di consiglio dello scorso 22 giugno, convocata con modalità da remoto e con la contemporanea presenza dei magistrati Ermanno De Francisco (Presidente), Carla Ciuffetti (consigliere estensore) e i consiglieri Giovanni Sabbato, Francesco Frigida e Cecilia Altavista, che ha accolto il ricorso in appello presentato dai consiglieri di “Voltiamo Pagina”, la compagine politica perdente per soli nove voti in meno e guidata dal candidato a sindaco Pino Serra.
Con la sentenza del consiglio di Stato è stata, pertanto, invalidata la proclamazione degli eletti in consiglio comunale e di conseguenza decade dal ruolo di sindaco Aldo Canturi, riconfermato dal voto settembrino dello scorso anno.
Una sentenza che farà aumentare il clima di tensione che si respira nella cittadina jonica, politicamente divisa in due fazioni. Canturi infatti ha vinto al fotofinish prendendo 1242 voti mentre il rivale Serra si è fermato a 1233. Come detto tutto ha origine con la chiusura delle operazioni di conteggio delle schede durante le elezioni dello scorso settembre. Con appena nove in più e con un minima percentuale di vantaggio (50,18 per cento contro 49,82) Aldo Canturi è stato rieletto sindaco di Bianco.
Le polemiche, come era prevedibile, sono andate avanti anche dopo l’esito elettorale e la componente perdente ha deciso di appellarsi al Tar di Reggio Calabria portando sul tavolo dei magistrati amministrativi le contraddizioni che avrebbero determinato la loro sconfitta. Dopo avere visionato gli atti del ricorso e i relativi allegati i giudici Caterina Criscenti, Andrea De Col e Antonino Scianna, hanno prima avviato una verifica con contraddittorio tra le parti presso l’ufficio elettorale della prefettura chiedendo di allegare al verbale, oltre alle schede contestate, anche i certificati medici dei cittadini ammessi al voto domiciliare e di quelli che attestavano “deficit funzionale degli arti” e “difficoltà di deambulazione” e poi nella seduta successiva hanno respinto il ricorso di “Voltiamo Pagina” che non si è data per vinta ed ha presentato appello al consiglio di Stato che ha accolto le tesi presentate dal legale Oreste Morcavallo.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA