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Maria Stella Gelmini oggi a Reggio Calabria. Sullo sfondo Jole Santelli

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ROMA – «Jole Santelli in questi anni si è spesa in Parlamento e sul suo territorio per questa terra, per la sua città e per tutti i calabresi. Con lei la Calabria tornerà protagonista».

Lo ha detto Mariastella Gelmini, presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera, intervenendo a Reggio Calabria alla presentazione delle liste a sostegno di Jole Santelli.

«Lo dico – ha proseguito – con un misto di sentimenti: con l’orgoglio di donna impegnata in politica, per il fatto che Jole potrà essere la prima presidente donna di questa Regione. Dall’altro – continua Gelmini – con un po’ di dispiacere perché perderò una risorsa importante all’interno del mio gruppo. Preziosa per il suo impegno, preziosa per le sue battaglie fatte in Parlamento a sostegno del Mezzogiorno, preziosa per il suo ruolo di vicepresidente della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie. E voglio dire da questo punto di vista a chi parla impropriamente del centro-destra, che noi non prendiamo lezioni da nessuno in fatto di lotta a tutte le mafie e abbiamo scelto una candidata e una squadra inattaccabili».

«Jole è una politica esperta, ha ricoperto ruoli importanti in Calabria, nel partito e al governo nazionale. E mai è stata sfiorata da alcun sospetto. Jole non è né ricattabile, né attaccabile. Noi siamo con i calabresi onesti, noi siamo dalla parte della legalità. E fa parte della legalità anche il principio della presunzione di innocenza, che sta scritto in Costituzione non sull’album delle figurine Panini», conclude Gelmini.

La stessa Gelmini non ha lesinato critiche nei confronti di Pippo Callipo e del Pd: «Abbiamo letto il programma di Callipo – ha detto – e per un attimo abbiamo avuto la sensazione di leggere un programma, e anche un insieme di considerazioni, di chi è arrivato dalla luna. Ma lo sa Callipo che è il candidato della sinistra? Quando parla delle condizioni disastrose della Calabria, lo sa che alla guida della Regione ci sono quelli che l’hanno ridotta così? Lo sa – ha proseguito – che la forza politica che è stata al governo nazionale quasi ininterrottamente – con l’eccezione dei quindici mesi della parentesi del governo giallo-verde – dal 2011 in poi è il Partito democratico? Callipo è il candidato “civico” di Zingaretti: è andato a togliere le castagne dal fuoco al Pd. Dieci anni fa Callipo fu il candidato alla presidenza della Regione di Di Pietro, sostenuto anche da De Magistris e nonostante ciò non è riuscito neanche a convincere i grillini».

«Noi abbiamo così tanto rispetto della storia centenaria della sua impresa che vorremmo che Callipo restasse sì in Calabria, ma alla guida della sua azienda. Lì siamo sicuri che potrebbe continuare a fare bene. Perché al governo della Regione, sarebbe prigioniero del Partito democratico» ha concluso.

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