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L'aula del Consiglio regionale

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Oggi il giorno della verità con il Consiglio regionale chiamato a pronunciarsi sulla legge per l’istituzione del consigliere supplente, ma in Regione non mancano i malumori anche tra le forze di maggioranza

REGGIO CALABRIA – Dodici punti all’ordine del giorno, comprese due informative del Governo regionale e una mozione. Il programma della seduta di Consiglio regionale convocata per oggi (alle 14 e 30) è ricco, ma l’attenzione è tutta per la proposta di legge che introduce l’incompatibilità tra consigliere e assessore regionale e prevede la figura del supplente.

L’eletto che entra in Giunta non manterrà più il doppio ruolo (nel caso in cui la proposta ricevesse in disco verde dall’aula) ma sarà sospeso dalla carica di consigliere e sostituito dal primo dei non eletti. È quello che avviene nei Comuni sopra i 15mila abitanti, si dirà. Non proprio, perché nei Comuni il consigliere che diventa assessore deve dimettersi dal primo ruolo e se il sindaco gli revoca la delega, va a casa.

PROPOSTA FIRMATA DAI CAPIGRUPPO DI MAGGIORANZA, TRANNE UNO

Ecco, questo rischio con la proposta di legge firmata dai capigruppo del centrodestra (tutti tranne la leghista Loizzo) non c’è. Il consigliere neoassessore non deve dimettersi né decade, ma è solo sospeso: il supplente occuperà per lui lo scranno in aula pronto a restituirglielo qualora perdesse la delega.

Se la proposta diventerà legge, la vedremo subito all’opera (non è previsto, a differenza della scelta fatta in passato da altre regioni, l’entrata in vigore dalla legislatura successiva). Subentrerebbe in aula il primo dei non eletti dell’Udc (Giovanni Greco) al posto dell’assessore Gallo e altri ingressi potrebbero farsi largo con  il rimpasto che dovrà sostituire Fausto Orsomarso e Tilde Minasi, neoeletti in Parlamento. E se fino a qualche tempo fa per rimpiazzare il primo il favorito era il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, si profila ora un nuovo scenario: Giuseppe Neri (capogruppo di FdI e firmatario della discussa proposta di legge) in Giunta e Calabrese, primo dei non eletti, in aula come supplente.

CONSIGLIERE SUPPLENTE OGGI IN CONSIGLIO, ITER TORTUOSO E MALUMORI

Fin qui la proposta (e lo scenario in cui nasce). L’iter in aula della norma – arrivata in discussione in tempo record, senza passare dalle commissioni – si annuncia però tortuoso. L’iniziativa è sostenuta, è vero, da una fetta importante della maggioranza di centrodestra, ma i malumori non mancano nella coalizione. E a questi malumori si sono sommati nelle ultime ore le forti perplessità del presidente Occhiuto. Il governatore le ha manifestate ai suoi collaboratori e oggi le condividerà con i capigruppo di maggioranza, convocati dal presidente del Consiglio Mancuso per una riunione che precederà la seduta.

Si discuterà di una proposta che all’esterno racconta una Regione diversa da quella che ha in mente Occhiuto. La legge del consigliere supplente, ribattezzata norma “moltiplica poltrone”, “rischia” infatti di essere percepita come un’iniziativa a tutela della casta, poco opportuna peraltro in un periodo di forte crisi. Come se ne uscirà? Forse con un ritiro, più probabilmente con una richiesta di rinvio e approfondimento della proposta. Ma dipenderà tutto dalla piega che prenderà la discussione questa mattina.

GLI ALTRI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO

Ad aprire il dibattito saranno due informative della Giunta. La prima del presidente Occhiuto, che riferirà all’aula l’esito delle interlocuzioni con il Governo in tema di infrastrutture. La seconda dell’assessore Gianluca Gallo, sulla situazione dei Consorzi di Bonifica. In discussione anche i bilanci di agenzie regionali e rimodulazioni dei Pac e del Psr.

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