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1 minuto per la letturaBoom immobiliare in Calabria: gli stranieri che acquistano casa guidano un aumento del 25,89%. Scalea e Tropea le più ricercate per l’acquisto di appartamenti e ville.
CATANZARO- La Calabria registra, nel primo semestre del 2024 – rispetto allo scorso anno-, un aumento del 25,89% delle richieste di acquisto di un’immobile da parte di stranieri primo semestre del 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dato questo che emerge dal report di Gate-away.com, portale specializzato nella vendita di case agli stranieri in Italia.
Sono i cittadini statunitensi gli stranieri quelli che maggiormente acquistano casa in Calabria, il 32,42% delle richieste totali proviene da loro.
Segue la Germania (12,65%), Regno Unito (9,69%) mentre l’8,46% di vendite di casa in Calabria sono di cittadini Canadesi (8,46%). Tra i paesi che hanno registrato il maggior rialzo rispetto al primo semestre del 2023 spiccano il Regno Unito (+86,18%), l’Australia (+75%), il Belgio (+56%) e l’Irlanda (+52%).
«La Calabria – afferma il cofondatore di Gate-away.com Simone Rossi – ha sempre attratto l’attenzione di acquirenti internazionali. I numeri della Calabria sono indicativi di un trend positivo sul fronte dell’interesse da parte degli investitori internazionali – aggiunge Rossi – e gli stranieri che visitano la Regione come turisti, si innamorano di un territorio e successivamente cominciano a cercare una seconda casa, per passarci parte dell’anno o per trasferirsi».
La provincia di Cosenza è la più richiesta dagli acquirenti esteri, con il 69,28% delle richieste totali. Seguono Vibo Valentia (19,13%), Catanzaro (9,1%), Reggio Calabria (1,57%) e Crotone (0,93%).
A livello di comuni, Scalea si posiziona in testa con il 19,34% delle preferenze, subito dopo c’è Tropea (11,13%) e Corigliano-Rossano (8,97%). Il comune di Soverato registra il miglior incremento annuale, con un +66,13% di richieste.
Gli appartamenti rappresentano la tipologia di immobile più ricercata, con il 51,46% delle richieste. Seguono le case indipendenti (11,38%) e le ville (10,62%).
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