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Monsignor Francesco Oliva

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Sempre più grave il problema della siccità: la richiesta del vescovo della Locride, monsignor Oliva, ai fedeli


Pregare per ottenere il dono della pioggia è quanto chiede il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, alla sua comunità diocesana. Sarà per i cambiamenti climatici o perché, più o meno, è stato sempre così, ma la siccità è sempre più un problema grave nella Locride, dove da mesi non si registrano precipitazioni di un certo rilievo è ciò determina tutta una serie di problemi, a partire dai danni causati alle produzioni agricole e all’erogazione dell’acqua potabile.

Così, in questo caldo agosto, sono stati in tanti nella Locride soprattutto tra gli agricoltori a rivolgersi a monsignor Oliva, chiedendogli di sensibilizzare i fedeli e di invitarli a pregare affinché arrivi un po’ di pioggia.
Il vescovo, accolte le numerose richieste, chiede che sia recitata tutti i giorni, per tutto il mese di agosto, una preghiera composta da madre Mirella Muià. Si tratta una preghiera dedicata alla Madonna Assunta in cielo (la cui festa si celebra il 15 agosto) “per invocare la pioggia in questo nostro tempo di aridità”.

LA PREGHIERA DEDICATA ALLA MADONNA ASSUNTA IN CIELO

La religiosa, che vive nell’Eremo dell’Unità, presso la chiesa di Monserrato, a Gerace, nel comporre la preghiera, non si è limitata all’invocazione della pioggia, ma dedica alcuni passaggi alla richiesta di perdono per “l’egoismo umano” che è fonte di innumerevoli disastri e di danni all’ambiente: “Questa desolazione del creato viene da noi e dalla nostra indifferenza verso tutte le creature – scrive la religiosa – per il desiderio di usarle a nostro profitto, sfruttando a nostro vantaggio ogni realtà vivente”. Questa forma di egoismo si manifesta chiaramente attraverso il “disprezzo verso i nostri boschi ed il verde pubblico distrutto da continui incendi provocati dalla cattiveria di tanti e dall’indifferenza di molti”.

Nonostante il cattivo comportamento di alcuni, ci si affida alla misericordia divina tramite l’intercessione della Madonna: “Madre di tutta l’umanità – recita la preghiera – guarda la desolazione delle nostre terre aride, delle piante assetate, di tutta la natura desolata che ci circonda”. Con la richiesta di perdono e con la promessa di essere “più sensibili e attenti al creato”, viene chiesto alla Madonna di supplicare “il Signore della vita e re dell’universo di dissetare le nostre terre e le nostre anime con la pioggia tanto attesa che dà vita ai nostri deserti”. Il deserto esterno e quello interiore all’uomo, ecco perché si prega la Madonna. Affinché per la sua “intercessione materna, siamo dissetati dall’acqua che viene dalle nubi e purificati da quella che sgorga dalla misericordia di Dio”.

LA PREGHIERA INVIATA DAL VESCOVO DELLA LOCRIDE AI FEDELI PER PREGARE CONTRO LA SICCITA’

È una preghiera intensa che il vescovo di Locri-Gerace ha voluto mandare ai fedeli di tutte le parrocchie assieme ad “una speciale benedizione del Signore perché questo tempo estivo dia a tutti di vivere momenti di riposo con la pace e la gioia nel cuore”. Da sottolineare che è da mesi che non cade una goccia di pioggia nel territorio della Locride. I corsi d’acqua sono secchi, i terreni aridi e le campagne devono fare i conti anche con gli incendi favoriti dal grande caldo; a ciò si aggiunga la crisi idrica che interessa buona parte della Calabria, tanto che molti comuni, vista l’emergenza idrica, sono costretti a fornire a singhiozzo l’acqua potabile.

I più anziani ricordano che una volta, in situazioni analoghe, ci si rivolgeva ai propri santi. Organizzavano novene di preghiera e processioni e funzionava: “la pioggia arrivava perché c’era più fede”. Un anziano ha raccontato al vescovo Oliva, che una volta a Gerace si fece la processione con la reliquia del santo legno della Croce: “Malgrado ci fosse il sole, i contadini arrivarono dalle campagne già muniti di ombrelli, nella certezza dell’arrivo della pioggia, che arrivò puntualmente”.

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