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L'autodemolizione posta sotto sequestro a Catona di Reggio Calabria

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Posta sotto sequestro un’autodemolizione a Catona di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Nel corso di un servizio a largo raggio svolto a Catona e finalizzato a prevenire e reprimere la commissione di reati in materia ambientale, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, miliari della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria e del Gruppo forestale di Reggio Calabria, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, e di personale Arpacal, hanno denunciato in stato di libertà un 42enne, coniugato, con precedenti di polizia, titolare di una ditta di rottamazione di veicoli, ubicata precisamente in località Concessa per scarico non autorizzato di olii e acque reflue e violazioni delle prescrizioni relative al trattamento di veicoli fuori uso.

Olii e reflui nella fiumara, scatta il sequestro per autodemolizione di Reggio Calabria

Nel corso dell’intervento è stata accertata la presenza di uno scarico non autorizzato ove confluivano olii e acque reflue, che venivano a loro volta sversate in una fiumara, visibile nelle adiacenze. Rinvenuti e rimossi, inoltre, 9 veicoli fuori uso depositati all’interno dell’area attenzionata, non correttamente smaltiti.

La ditta di autodemolizione è stata scosì ottoposta a sequestro preventivo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Reggio Calabria.

Ad Arghillà denuciato un 55enne per ricettazione

Denunciato per ricettazione ad Arghillà, inoltre, un 55enne del luogo già noto alle Forze dell’Ordine perchè trasportava una carcassa di autovettura risultata provento di furto, all’interno di un autoveicolo cabinato.

Nel complesso, al termine del servizio di controllo del territorio, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e rimosso 24 carcasse di autovetture distrutte a mezzo incendio, costituenti rifiuto speciale.

Rimane sempre alta l’attenzione dell’Arma per i crimini ambientali, specie quello di abbandono e commercio illecito di rifiuti pericolosi, che costituiscono una delle maggiori minacce non solo per gli ecosistemi e le specie protette ma anche per la nostra economia e la nostra società. 

Il fenomeno del degrado e dell’inquinamento ambientale di acque e suolo ha ripercussioni estremamente negative sull’intera società per i potenziali rischi alla salute umana e animale, la conservazione degli ecosistemi presenti sul territorio, l’impatto sul sistema economico, il costante pericolo d’infiltrazione della criminalità comune ed organizzata nella gestione del ciclo dei rifiuti, in ragione dei rilevanti interessi economici.

Lotta all’abbandono illecito di rifiuti speciali

In tale ottica, le irregolarità relative alla violazione di norme generali poste a tutela dell’Ambiente, più frequentemente riscontrate finora, fanno particolare riferimento all’abbandono illecito, lo smaltimento e il traffico di rifiuti speciali, la gestione non autorizzata di rifiuti, lo sversamento di liquami inquinanti che solo nell’ultima Operazione di Polizia, denominata “Deep 2” risalente all’aprile scorso, ricordiamo, hanno portato alla denuncia di 36 soggetti ritenuti responsabili della condotta offensiva verso il patrimonio ambientale.

L’intervento, condotto nei giorni addietro, rappresenta pertanto la prosecuzione della complessa strategia di protezione dell’ambiente e della natura che vede i Carabinieri reggini costantemente impegnati nel contrasto di ogni forma di inquinamento ambientale e nella lotta alla compromissione dell’habitat naturale dal suolo all’aria, dai centri urbani alle zone più periferiche. Un’attività che testimonia, ancora una volta, quanto l’Arma sia radicata sul territorio e ponga particolare attenzione alle realtà del territorio, specie alle irregolarità legate all’ambiente, all’ecologia, nella provincia reggina, con l’obiettivo, sempre attraverso un impiego coordinato e simultaneo di squadre congiunte di Carabinieri dell’Organizzazione Territoriale e delle varie Componenti specializzate, tra cui l’intero comparto Forestale oltre che il Nucleo Ispettorato del lavoro (N.I.L) per contrastare ogni forma di inquinamento ambientale.

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