Aldo Alessio
2 minuti per la letturaGIOIA TAURO – «Molto bravo il consigliere Arruzzolo. Ma perché non ne fanno uno moderno, innovativo e sicuro a Cosenza?». Il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio replica al consigliere regionale di Forza Italia, Giovanni Arruzzolo, d’accordo con il raddoppio del termovalorizzatore di contrada Cicerna a patto che ci siano la sicurezza e la salute dei cittadini, proponendo a chiare lettere la realizzazione di un nuovo impianto a Cosenza, malgrado la Regione Calabria abbia già pubblicato sul sito la gara per adeguare l’inceneritore dei rifiuti di Gioia Tauro.
«La mia è una proposta», scandisce Alessio, il quale spiega che «il secondo impianto di termovalorizzatore che si doveva fare, assieme a quello di Gioia Tauro in Calabria nella provincia di Cosenza, e che non si è mai fatto, lo possono fare benissimo a Cosenza con tutte le moderne tecnologie all’avanguardia che tutelano la sicurezza e la salute dei cittadini».
Per quanto concerne il termovalorizzatore di Gioia Tauro, Alessio invece propone solo l’ammodernamento. «Si può riammodernare l’impianto innovandolo con le più moderne tecnologie e mantenendo la termovalorizzazione di 120 Tonnellate giornaliere di combustibile solido secondario Css per la produzione di energia elettrica anziché puntare sul raddoppio».
L’amministratore del centro portuale sottolinea poi che: «Gioia Tauro e la Città Metropolitana hanno già dato. Sì trovino le migliori soluzioni possibili in siti alternativi da quello di Gioia Tauro. Passare da 120 a 270 tonnellate giornaliere, più del doppio, significa non avere nessun rispetto per la città di Gioia Tauro e per l’intera popolazione della Piana di Gioia Tauro. La Calabria non può essere solo Gioia Tauro in materia di termovalorizzazione».
Alessio conclude, minacciando una mera protesta contro tutti. «Noi ci opporremo con tutte le nostre forze a questa scelta scellerata decisa dalla giunta Regionale della Calabria senza alcun coinvolgimento dei sindaci della Città Metropolitana e delle popolazioni interessate al raddoppio dell’impianto».
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