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Il giudice Giuseppe Viola

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REGGIO CALABRIA – Si è spento all’età di 90 anni il giudice Giuseppe Viola, magistrato di professione ma grande appassionato di basket, fondatore della Viola basket Reggio Calabria.

Era il 1966 quando rilevò l’Aics, la squadra di pallacanestro allora più rappresentativa della città, ribattezzandola Cestistica Piero Viola, in memoria del fratello scomparso. La società negli anni è diventata un vero e proprio punto di riferimento del movimento cestistico meridionale.

Grazie alle sue capacità manageriali e alla sua competenza, Viola riuscì a portare la società dai campionati minori fino alla serie A, negli anni ottanta, tanto che ad indossare la storica canotta neroarancio sono stati atleti del calibro di Campanaro, Volkov e Ginobili e tanti protagonisti del basket.

Oltre ad essere stato presidente della società neroarancio, dal 1966 al 1988 ha ricoperto altri incarichi nella Lega Basket e nella Federazione Italiana Pallacanestro.

Falcomatà: «Giorno triste per Reggio»

Un ricordo del giudice Viola arriva dal sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà. «L’intera comunità reggina piange un uomo straordinario – dichiara -, un vero e proprio galantuomo, straordinario esempio per tante generazioni di ragazzi cresciuti seguendo le gesta sportive degli eroi neroarancio. Premiato con la massima benemerenza cittadina del San Giorgio d’Oro nel 2016, il giudice Viola è una vera e propria colonna portante dello sport reggino – aggiunge il sindaco – alla sua figura è legato un pezzo di storia del basket, certamente il più importante della nostra città, ma anche dell’intero Paese».

Per Falcomatà «sotto la sua guida illuminata, la compagine sportiva neroarancio ha raggiunto i più prestigiosi traguardi della sua storia, arrivando a calcare i più importanti palcoscenici italiani ed europei. In un periodo difficile della nostra città, mentre la comunità reggina contava i morti delle guerre di mafia, la favola bella del giudice e della sua Viola hanno rappresentato motivo di riscatto sociale per tutta Reggio Calabria, portando il suo nome alto nel firmamento sportivo italiano e continentale ed incarnando, forse meglio di chiunque altro, i valori sani dello sport, del rispetto e dell’amicizia, dentro e fuori dal campo».

La morte di Viola arriva «a poche ore dall’ultima straordinaria impresa della Pallacanestro Viola, che proprio in questi giorni ha ottenuto la salvezza ai playout, ci lascia un grande uomo di sport della nostra città, da tanti considerato il padre del basket reggino. Alla sua famiglia, e all’intera comunità neroarancio, le condoglianze da parte dell’Amministrazione comunale e metropolitana. Oggi è un giorno triste per Reggio, la città ricorderà per sempre il suo nome e la sua storia».

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