X
<
>

Il pronto soccorso dell'ospedale di Locri

Share
3 minuti per la lettura

LOCRI (REGGIO CALABRIA) – Ha un malore, viene portato al vicino pronto soccorso, dimesso, torna a casa e muore dopo alcune ore. Si potrebbe pensare a un presunto caso di malasanità. Indagano i Carabinieri. Sequestrata la cartella clinica. La Procura della Repubblica di Locri apre un fascicolo. La vicenda è accaduta a Locri nella giornata di domenica.

Lo sfortunato protagonista è un giovane del luogo, Christian Guarnieri, di anni 34. L’uomo è stato trovato morto in nottata, prima di mezzanotte, dalla madre che viveva con lui, disteso nel proprio letto, presso la sua abitazione, probabilmente per una emorragia interna, anche se la causa della morte è ancora da verificare. Secondo quanto riferito, i medici del pronto soccorso dell’ospedale di Locri avrebbero sottovalutato le condizioni del 34enne. Lo proverebbe la sua dimissione, avvenuta qualche ora prima del decesso. Di diverso avviso sembrerebbe invece la versione della struttura ospedaliera. A questo punto toccherà però alla Procura fare chiarezza, infatti un’indagine è già stata aperta.

Christian Guarnieri

Christian Guarnieri muore dopo essere stato dimesso e dopo aver, per qualche giorno, accusato malori e vomitato sangue: domenica si era deciso a recarsi al Pronto soccorso, non molto distante dall’abitazione di famiglia. Avrebbe atteso diverse ore prima di essere visitato. I medici gli avrebbero diagnosticato un virus intestinale, quale causa del suo malessere e poi lo hanno dimesso. Non si capisce bene se il paziente, a quel punto, avrebbe rifiutato di restare sotto osservazione. L’uomo, quindi, è tornato a casa. Era andato a coricarsi. Durante la notte, la madre è entrata nella camera del figlio per vedere come stava e se la situazione era tranquilla, ma ha notato il figlio con il viso cianotico. Lo chiamava e non rispondeva. Non dava alcun segno di vita. Istantaneamente però, insieme agli altri familiari del giovane, veniva allertato il 118. I sanitari non hanno potuto però fare altro che confermare il decesso dell’uomo. Il suo cadavere è stato trasportato direttamente al Gom di Reggio Calabria, in quanto all’obitorio dell’ospedale di Locri non c’erano celle refrigerate disponibili, perché tutte occupate dai migranti dispersi e recuperati morti annegati, in attesa delle procedure di identificazione, prima della tumulazione. A Reggio Calabria verrà eseguita l’autopsia, secondo quanto disposto dalla Procura locrese. Poi la salma verrà restituita alla famiglia per i funerali. Ora, dopo il sequestro della cartella clinica da parte dei Carabinieri, sarà l’indagine della Procura a stabilire cosa sia successo e se vi siano delle responsabilità dei sanitari o meno.

Christian Guarnieri muore dopo essere stato dimesso e la comunità di Locri ne rimane scossa. Era un giovane ben voluto da tutti e molto conosciuto. Faceva il magazziniere con la locale squadra di calcio. È la seconda volta che accade nel 2024. Grande scalpore aveva suscitato la morte di un altro giovane di nazionalità indiana. Una storia molto simile. Anche in quella circostanza, i congiunti del 24enne indiano avevano presentato denuncia ai Carabinieri per un presunto caso di malasanità. Sempre al pronto soccorso di Locri, dove il ragazzo avrebbe atteso dieci ore, prima di essere portato in Chirurgia, dov’è morto il giorno dopo. Morti misteriose. Decessi che, forse, si sarebbero potuti evitare, come tanti altri, dove sorge il sospetto di presunta malasanità, per “imperizia, negligenza e imprudenza” sanitaria. E’ presto per dirlo. Lo stabiliranno i giudici sull’esito delle perizie medico-legali.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE