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Il Gom di Reggio Calabria

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REGGIO CALABRIA – Il Gom di Reggio Calabria usa il pugno duro contro la gestione commissariale regionale e decide di posticipare di 180 giorni la presentazione del bilancio consuntivo 2022 senza attendere ulteriori comunicazioni dalla Regione.

E questo perché ancora oggi il dipartimento tutela della salute non ha stabilito il riparto del fondo sanitario regionale da destinare alle aziende sanitarie della regione. Il 24 aprile, cinque giorni prima il termine massimo di presentazione dei bilanci consuntivi, il commissario straordinario del Gom Gianluigi Scaffidi delibera di posticipare tutto.

E questo perché «ad oggi la Regione Calabria non ha emanato il provvedimento amministrativo di ripartizione delle risorse del Fondo sanitario regionale tra le Aziende del servizio sanitario regionale per l’anno 2022 e non ha dato indicazioni in merito ad un eventuale rinvio del termine di approvazione del bilancio di esercizio 2022 per le medesime Aziende».

La situazione non è nuova, il ritardo accumulato sui riparti (lo scorso anno il provvedimento fu pubblicato a settembre) sta generando problemi in tutte le aziende, costrette alle anticipazioni di casa nonostante la mole di risorse ferme nella “cassa” centrale della Gestione sanitaria accentrata (480 milioni non spesi secondo l’ultima rilevazione del tavolo Adduce), responsabilità in futuro della costituenda azienda zero  del commissario Profiti e attualmente in mano al dirigente Vittorio Sestito, riconfermato poche settimane fa.

L’anticipazione, chiaramente, genera ulteriore debito all’interno delle aziende. Un circolo vizioso insomma che per il commissario del Gom non è accettabile. Non a caso nella delibera si prende atto «che ad oggi il dipartimento Tutela della salute e servizi sociosanitari non ha trasmesso le erogazioni a qualunque titolo  effettuate dalla Regione Calabria nei confronti delle Aziende del Ssr sia per la quadratura con il tesoriere, sia per consentire la correttezza delle scritture contabili con l’indicazione, per ciascun importo, dell’imputazione a stato patrimoniale o a conto economico nonché le tabelle di riconciliazione dei crediti verso la Regione al 31/12/2022».

Dunque un provvedimento «amministrativo regionale» «elemento imprescindibile per la redazione del bilancio di esercizio in quanto la quota di contributi indistinti del Fsr rappresenta la quasi totalità dei ricavi del Conto economico dell’Azienda ed incide in maniera fondamentale sui crediti dello stato patrimoniale».

Ed ecco quindi il rinvio per una «particolare esigenza, peraltro non imputabile alla volontà o all’organizzazione aziendale, per la quale sia necessario posticipare l’approvazione del bilancio di esercizio 2022 dell’Azienda al termine di centottanta giorni dalla chiusura dell’esercizio». La comunicazione, oltre a finire in mano ai commissari è stata inviata anche alla Giunta regionale e alla conferenza dei sindaci dell’Asp di Reggio Calabria. Una “scossa” necessaria per uscire dal pantano riparti, che rischia di mettere spalle al muro gli stessi commissari aziendali e il loro risultato di gestione.

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