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REGGIO CALABRIA – Si apre il dibattito sul virus ricombinato Xj scoperto per la prima volta a Reggio Calabria. «È una “ricombinazione” non una variante del virus Sars-Cov-2. La variante, infatti, si distingue da un’altra per una o più mutazioni. La forma ricombinate, invece, è un ibrido di due varianti o due sottovarianti, in questo caso Omicron 1 e 2, nella stessa persona». A dirlo è Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma. «Dovrebbe avere la stessa contagiosità delle Omicron, dunque, che è notevole. Potrebbe, al limite, presentare un sintomo in più rispetto a quello che abbiamo visto fino ad oggi».

Anche il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano, commenta. «Finché il virus circola ci saranno tante varianti, quindi prendiamo anche questa nuova ricombinazione come stimolo ad aumentare quello che in Italia si fa poco, cioè il sequenziamento».

E ancora Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. «Allarmismo ingiustificato, bisogna fare molta attenzione alla comunicazione corretta».

Infinte Walter Riccardi, docente di Igiene e Medicina preventiva all’università Cattolica, consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza. «Se vogliamo mantenere le nostre abitudini di mobilità dobbiamo stare attentissimi alle misure di sanità: vaccino, mascherina, Green pass, comportamenti responsabili».

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