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L'ospedale di Reggio Calabria

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VILLA SAN GIOVANNI (REGGIO CALABRIA) – Non c’è stato nulla da fare per una signora che lo scorso 28 ottobre è spirata a causa di un infarto mentre attendeva l’arrivo dell’ambulanza del 118 chiamata dal suo medico di base accorso in suo aiuto.

Secondo quanto ricostruito l’ambulanza avrebbe raggiunto l’abitazione della donna dopo un’ora e mezza dalla chiamata e, per giunta, senza un medico a bordo.

A denunciare l’accaduto è il medico di famiglia e oncologo Salvatore Oriente il quale rimarca come forse la donna si sarebbe potuta salvare se l’ambulanza fosse arrivata per tempo e con un medico.

Oriente, inoltre, decide di passare per i canali ufficiali e scrive una mail, neppure un’ora dopo i fatti, direttamente al ministro Roberto Speranza e al prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani.

Ecco il testo della missiva: «Il sottoscritto dr Oriente Salvatore Mmg Asp 205 RC Distretto di Villa San Giovanni cod. reg. 3889/8, cioè il solito medico di base che continua a chiamarvi, senza ricevere risposte, accusa: siamo tutti colpevoli di omicidio, istituzioni e cittadinanza. Stamane alle ore 02,00 del 28/10/2021 mi reco, perché chiamato, da una paziente infartuata che, poi, purtroppo è deceduta! Oltre ai primi soccorsi chiamo immediatamente il 118; mi arriva dopo 90 minuti un mezzo senza medico a bordo! Ricordo a me stesso che la domenica precedente, alle 13.00 per un caso analogo la centrale mi rispose: “non abbiamo ambulanze”. La presente per ricordare l’atavico problema che da decenni si perpetua in terra di Calabria. Vergogna!».

Al medico Oriente ha fatto eco nel corso della giornata Amalia Bruni. La neo eletta consigliere regionale ha puntualizzato: «Ora basta bisogna intervenire subito. Non si può assistere senza fare niente a questa mattanza quotidiana di persone che muoiono in attesa di un’ambulanza che non arriva mai e, se arriva, non ha il medico a bordo».

Per l’esponente politico «non si può andare avanti cosi. Abbiamo bisogno di aiuto da parte di tutti, ma subito. Non possiamo aspettare mentre la gente continua a morire. Dobbiamo affrontare immediatamente la riorganizzazione della medicina d’urgenza e della sanità territoriale. C’è bisogno di norme straordinarie, di risorse eccezionali. E abbiamo bisogno di tutto pur di fare cessare questa strage continua e inumana. Non è possibile vivere questi incubi nel 2021 perché mancano medici e risorse».

«Basta risparmi sulla vita umana – ha concluso la consigliera regionale – . I cittadini calabresi sono italiani e hanno diritto ad avere lo stesso trattamento di tutti. Basta morti assurde. Occorre costituire subito un Tavolo nazionale per i primi provvedimenti urgenti».

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