L'ospedale metropolitano di Reggio Calabria
2 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Cala leggermente il numero dei contagiati e dei ricoverati, ma resta preoccupante il quadro covid a Reggio e provincia. Il bollettino regionale di ieri riporta 85 nuovi positivi e un totale di 1.396 casi attivi, quasi 1.400 persone attualmente affette dal coronavirus tra la città capoluogo e l’intera area metropolitana.
Al Gom, che registra 1 ricovero e 3 dimissioni, sono degenti 37 soggetti: 24 nell’Unità operativa di Malattie Infettive, 10 in Pneumologia, 1 in Ostetricia e Ginecologia e 2 in Terapia intensiva. In isolamento domiciliare si trovano 1.360 persone positive, più altre migliaia in quarantena da contatto stretto. I casi chiusi sono 23.409 (23.063 guariti, 346 deceduti), e racchiudono 49 nuovi negativizzati.
La situazione rimane difficile nella zona jonica. Il piccolo paese di Bagaladi continua a non trarre beneficio dall’istituzione della “zona rossa”: i casi attivi salgono a quota 26 (+2 positivi ieri), e si profila il rischio di una proroga del lockdown oltre il 18 agosto. Dal Comune di Africo – 55 casi attivi nell’ultimo report pubblicato – non giungono novità su ulteriori contagi ma arriva, dopo qualche giorno dalla dichiarazione della “zona rossa”, l’ordinanza di chiusura al pubblico degli uffici municipali (tranne per i servizi essenziali) fino alla durata (17 agosto) delle massime restrizioni. In sofferenza anche Bovalino, centro locrideo di quasi 9 mila abitanti: «Informiamo la cittadinanza che sul territorio comunale –così, ieri, il sindaco Vincenzo Maesano – si registrano nuovi casi di Covid-19.
Rispetto all’ultimo aggiornamento ci sono stati 8 nuovi casi. Ad oggi si contano 46 casi attivi positivi. Le loro condizioni di salute, fortunatamente, non destano preoccupazione: presentano sintomi lievi». È pressoché unanime, da parte di sindaci e amministratori comunali che si ritrovano a fronteggiare l’incremento della curva pandemica, l’appello a rispettare le regole di prevenzione del contagio. Appello più che mai opportuno.
Basti pensare alla scoperta fatta dalle forze dell’ordine nella notte di San Lorenzo, in una struttura ricettiva di Saline Joniche: quella che era stata annunciata come una cena con intrattenimento musicale e ingresso esclusivo ai prenotati, era in realtà una serata del tipo “danzante” con la diffusione di musica ad alto volume, la presenza di dj e l’impiego di buttafuori, e soprattutto con 800 giovani, molti dei quali senza mascherina e assembrati sulla pista da ballo.
Immediati i provvedimenti da parte della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri: sospensione dell’esercizio dell’attività commerciale e sanzione nei confronti del proprietario per il mancato rispetto della normativa vigente per il contenimento del coronavirus. E venendo al capitolo dedicato ai vaccini, l’aggiornamento giornaliero del Gom riferisce che «le dosi somministrate al personale e agli utenti per i quali è stato autorizzato sono 77.042 (102 giovedì). Di queste, 40.731 sono prime dosi, 36.311 sono, invece, seconde dosi».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA