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Il Comune di Villa San Giovanni

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VILLA SAN GIOVANNI – Sotto un caldo rovente si è piazzato davanti alla sede municipale per chiedere la riapertura del Centro diurno per disabili. Domenico Barresi, presidente della Cooperativa “Rose blu”, è stanco di aspettare, e con lui sono stanchi i ragazzi speciali che per anni hanno vissuto tanti momenti di normalità, di svago, di socializzazione proprio grazie alle attività portate avanti dal Centro.

Nella piazzetta del monumento ai Caduti del Comune non c’erano le famiglie dei ragazzi, né i ragazzi stessi, perché hanno voluto scongiurare il rischio di assembramenti. Col cuore, però, erano tutti vicini al loro “padre”, che da mesi e mesi continua a lottare per la riapertura del Centro diurno. Con un cartello tra le mani, Domenico Barresi è rimasto seduto per ore e ore in segno di protesta.

«Rimarremo qui in presidio fin quando non firmeremo la convenzione per la ripresa delle attività del Centro», ha avvisato il numero uno di “Rose blu”. Del resto non c’è ragione perché il Centro debba continuare a restare chiuso visto che la Coop ha regolarizzato la posizione del Documento unico di regolarità contributiva (Durc).

Ma Barresi continua a bussare vanamente alle porte di Palazzo San Giovanni, dove da giugno è iniziato il giro di ferie tra burocrati e dipendenti che di fatto sta ostacolando la riapertura del Centro. Non è da meno l’altra richiesta di Barresi: «Auspichiamo che ci vengano assicurati i fondi relativi al 2020 che ancora non ci sono stati erogati».

«Il problema è stato affrontato soltanto parzialmente e noi siamo davvero stanchi. Il ritardo dei pagamenti ci sta creando notevoli problemi. Per questo non abbandoneremo il presidio se alle parole non seguiranno i fatti».

Per quanto riguarda i crediti, infatti, la cooperativa aveva presentato un decreto ingiuntivo davanti al quale il Comune di Villa San Giovanni, ente capofila dell’Ambito 14, aveva ipotizzato una transazione. (f.m.)

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