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REGGIO CALABRIA – “Non si segnalano situazioni particolari, né a Reggio Calabria né negli altri istituti penitenziari calabresi, relativi all’emergenza Coronavirus. Al contrario vi è la massima e doverosa attenzione da parte dell’Amministrazione Penitenziaria e di quella sanitaria della Calabria che stanno svolgendo, anche all’interno delle carceri calabresi, un costante e meritevole sforzo di monitoraggio in tutti gli istituti, nonché un surplus di lavoro al fine di attenuare i disagi ed i sacrifici a cui, come tutti noi, sono sottoposti anche i cittadini detenuti”.

Lo scrive il Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale Agostino Siviglia, in relazione anche agli episodi di emergenza che nella giornata di oggi e di ieri hanno interessato diverse carcere italiane (LEGGI).

“Mi sento, pertanto – aggiunge Siviglia – di ringraziare tutti coloro che, mostrando senso di responsabilità collettiva in questo delicato momento, interagiscono con le complesse problematiche del sistema penitenziario calabrese e non ultime le persone detenute in Calabria, al cui senso di responsabilità faccio appello affinché continuino a mantenere il contegno fin qui dimostrato”.

“Ad ogni buon conto – riferisce Siviglia – anticipo che nella qualità di Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, avevo già provveduto nei giorni scorsi a convocare per il prossimo giovedì 12 marzo un apposito incontro con i dirigenti sanitari e penitenziari della Regione Calabria, al fine di fare il punto della situazione ed adottare i necessari provvedimenti condivisi. Sono, comunque, in costante contatto con la rete dei Garanti regionali, oltre che con il Garante Nazionale, anche al fine di assumere le più corrette informazioni del caso. Meno che mai in questo momento possono rivelarsi utili notizie incontrollate o smanie comunicative”.

“Mi appello – rilancia Siviglia- al contrario, al buon senso collettivo. Faccio mie, in ultimo, le considerazioni del Garante Nazionale, Mauro Palma, in ordine a possibili provvedimenti clemenziali rispetto ai quali, in questo momento, anch’io sono contrario, ritenendo sbagliato persino parlarne. Non ci sono le condizioni, e si rischia di far balenare illusioni che susciterebbero – come purtroppo sta già accadendo – altre situazioni di criticità”.

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