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A Villa San Giovanni l’appuntamento mondiale con il G7; Il ministro Tajani: «La Calabria diventi porta commerciale d’Europa». «Il Mediterraneo non sia più cimitero di migranti». Critico il Pd. Ciucci presenta il Ponte


Ritmo serrato e una fitta successione di tappe hanno impegnato i partecipanti al G7 del Commercio in svolgimento nelle giornate di ieri (16 luglio) e oggi (17 luglio 2024) a Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Gioia Tauro. Primo appuntamento alla Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria dove il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani ha aperto i lavori al B7 Italy per la terza G7 Industry Stakeholder Conference e ribadito l’intenzione di «invertire la deriva protezionistica globale».

Subito dopo i rappresentanti dei sette Paesi del G7 affiancati dall’Organizzazione mondiale del Commercio, dall’Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo e l’Unione europea sono stati accolti presso il castello dell’Altafiumara per dare il via ai lavori. Presente per il Canada Mary Ng, ministro della Promozione all’esportazione, del Commercio internazionale e dello Sviluppo economico; per la Francia, Claire Cheremetinski, vicedirettrice generale della direzione generale del Tesoro; per la Germania, il vicecancelliere e ministro dell’Economia e della sicurezza del clima Robert Habeck; per il Giappone, il ministro degli Esteri Yoko Kamikawa e Takeshi Ken Saito, ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria; infine dal Regno Unito, Jonathan Reynolds, segretario di Stato britannico per il Commercio e le Imprese e gli Stati Uniti con Mariá Pagán, vicerappresentante del Commercio e Capo missione a Ginevra.

La mattinata è proseguita con un focus sulla Calabria durante un momento di presentazione delle infrastrutture considerate essenziali allo sviluppo del commercio sul piano internazionale: il progetto del Ponte sullo Stretto e il Porto di Gioia Tauro, quest’ultimo anche base del programma commerciale senza scopo di lucro “Food for Gaza” che prevede la partenza di aiuti umanitari proprio dallo scalo della Piana. Aprendo la sessione di presentazione il vicepremier ha introdotto l’opera Ponte affermando: «Sarà una meraviglia di ingegneria che metterà questa regione al centro delle grandi rotte logistiche mondiali». La Calabria è «porta dell’Europa per i nostri partner globali – ha proseguito Tajani -. Attraverso i suoi porti e il suo mare. Grazie a questi collegamenti l’Italia vuole essere lo snodo logistico ed energetico dell’Europa».

Nel corso del summit per il commercio – per la prima volta nel formato G7 – Tajani ha toccato un punto delicato delle dinamiche migratorie che interessano la regione sottolineando l’intenzione di «guardare al Mediterraneo come mare di commercio e non come cimitero di migranti». Parole queste che hanno determinato l’immediata reazione del Pd calabrese che ha invitato il ministro a riconoscere «i gravi errori del governo Meloni sui migranti».

Successivamente, l’incontro dei ministri G7 con una delegazione del B7 guidata da Emma Marcegaglia che ha puntato sul miglioramento della competitività. «È imperativo e urgente migliorarla e ridurre il divario competitivo», ha dichiarato la presidente del B7 Italy nel corso della sessione dedicata ai rappresentanti delle imprese. La «molteplicità di sfide» che riguardano il commercio internazionale, ma anche le due principali transizioni da affrontare, quella ecologica e quella dell’Intelligenza artificiale, richiedono «nuove forme di collaborazione ed è necessario migliorare le capacità di investimento e di innovazione, di assestamento del rischio ma dobbiamo avere le spalle coperte per affrontare queste sfide».

Alla due giorni, in programma a Villa San Giovanni, a partecipare sono anche i delegati di Paesi partner, come Brasile, Corea del Sud, India, Cile, Nuova Zelanda, Turchia, Vietnam. Nel riferire della prima giornata di lavori Tajani ha spiegato, infatti, che «con i ministri Commercio G7 ci siamo confrontati con altri paesi, il direttore generale dell’Omc e il segretario generale dell’Ocse. La presidenza italiana ha scelto di aprire il forum a importanti Paesi partner per tutelare le catene di approvvigionamento e rafforzare la crescita economica». «Anche il Sud Italia, come confermano i dati dell’Ice, sta crescendo moltissimo per quanto riguarda le esportazioni; è vero che il Sud è la parte d’Italia dove le esportazioni sono minori, però la crescita è esponenziale da parte delle imprese», ha sottolineato ancora Tajani.

La discussione e le argomentazioni esplorate nel confronto confluiranno in una dichiarazione conclusiva forte a cui sarà apposto il sigillo del G7 commercio. «Ho voluto raccogliere queste priorità in un testo politico che ho voluto chiamare “Dichiarazione della Calabria” – ha concluso il titolare della Farnesina – in cui riassumere lo spirito e la sostanza del nostro lavoro e delineare la visione di un commercio internazionale sempre più aperto, libero e sicuro, paritario, motore di crescita, benessere e pace. L’impegno per favorire il commercio internazionale».

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