Il deputato Francesco Cannizzaro
4 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Saranno condotte in maniera condivisa dalla Procura ordinaria della Repubblica di Reggio Calabria e dalla Dda le indagini relative all’intimidazione al deputato uscente di Forza Italia e ricandidato alle prossime elezioni Francesco Cannizzaro.
Lo ha stabilito il procuratore reggino Giovanni Bombardieri, che sta seguendo personalmente gli sviluppi del caso per fare luce sull’inquietante episodio di martedì sera, quando ignoti hanno esploso tre colpi di pistola contro la segreteria politica del parlamentare mentre all’interno era in corso una riunione tra lo stesso Cannizzaro (che ha avvisato la polizia) e i suoi collaboratori.
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Anche se il fascicolo si trova sulla scrivania della Procura ordinaria, affidato al pm di turno Marco De Pasquale, il procuratore capo ha disposto un coordinamento condiviso con il sostituto della Dda Walter Ignazitto, in attesa di valutare se ci siano elementi per assegnare il caso alla Direzione distrettuale antimafia.
Al momento, gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, e stanno cercando sia nel presente che nel passato, elementi che possano condurre ad ipotizzare un movente e da qui gli autori del gesto. Intanto, gli inquirenti hanno sentito tutti i possibili testimoni. Non solo il deputato di Forza Italia e i suoi collaboratori, ma tutti i soggetti che si trovavano nelle vicinanze di via Quartiere militare, di fronte a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale, nel momento in cui sono stati esplosi i tre colpi di pistola, due dei quali sono rimasti bloccati all’interno del vetro rinforzato della segreteria.
Personale della Squadra mobile e della Digos di Reggio hanno sentito per diverse ore il deputato azzurro che corre nel collegio uninominale alla Camera Reggio Calabria-Locride per la coalizione di centrodestra alle elezioni del 25 settembre. Stando a quanto trapela, il parlamentare non si spiegherebbe un tale gesto in piena campagna elettorale. Gli inquirenti stanno passando al setaccio non solo l’ultimo periodo per capire se qualcuno potrebbe avere risentimenti verso Cannizzaro. Stando a quanto emerso dai rilievi della polizia scientifica, uno dei proiettili calibro 38, è riuscito a superare la vetrata, non blindata, ma ha subito perso potenza non provocando danni.
Fortunatamente, infatti, nessuna delle persone all’interno della segreteria è stata ferita. Gli investigatori, inoltre, stanno visionando i filmati della videosorveglianza del Consiglio regionale e hanno acquisito i video delle telecamere private che potrebbero fornire maggiori dettagli. Si cerca di capire se chi ha sparato, lo ha fatto da un’auto o da un mezzo a due ruote e se, per farlo, si è avvicinato a piedi alla vetrata della segreteria politica. I proprietari degli esercizi commerciali e delle abitazioni della zona sono stati diffidati dal consegnare i filmati a persone diverse dalla Polizia di Stato.
Dal canto suo Cannizzaro è deciso a non farsi condizionare da quanto accaduto. Dopo ore di silenzio, il politico reggino ha affidato ad un post su Facebook le sue considerazioni. «Ciò che è accaduto non ci scalfisce, non ci frena, non destabilizza minimamente il nostro ambiente, i nostri obiettivi, chi siamo. La democrazia non si lascia intimorire da vicende del genere. Andiamo avanti!».
E ancora: «Non avrei mai immaginato potesse accadere un fatto di tale gravità. Ciò che più mi ha colpito è che abbia coinvolto anche i miei collaboratori, i miei amici, la mia famiglia. La mia prima preoccupazione sono stati e sono loro. Tutto il resto viene e verrà dopo. Confido che presto sull’azione criminale possa essere fatta luce dagli inquirenti e dalle forze di polizia, a cui va il mio ringraziamento per la prontezza e la professionalità avute nei nostri riguardi. È un attacco non solo alla mia persona ed al Coordinamento provinciale di Forza Italia, ma a tutti coloro che vedono nella mia segreteria un punto di riferimento politico, democratico, umano. Ricambio l’abbraccio corale di cittadini, mondo politico e istituzionale, associazioni e rappresentanti di categoria, che hanno manifestato grande vicinanza. L’affetto, in questi casi, resta sempre la medicina migliore».
Intanto continua il fiume di solidarietà bipartisan a sostegno di Cannizzaro, che del partito di Berlusconi è anche coordinatore provinciale e responsabile Mezzogiorno. Le reazioni più numerose naturalmente arrivano proprio dagli azzurri (leggi articolo in basso). Condanna per l’attentato e vicinanza a Cannizzaro anche dagli alleati nazionali e locali. Solidarietà dai sindaci facenti funzioni del Comune di Reggio, Paolo Brunetti, e della Città metropolitana, Carmelo Versace. Una nota porta la firma congiunta dei sindaci di Cardeto, Daniela Arfuso; di Calanna, Domenico Romeo; di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara; di Sant’Alessio in Aspromonte, Stefano Calabrò; di Laganadi, Michele Spadaro; di Montebello Jonico, Maria Foti; di San Roberto, Antonino Micari; di Fiumara, Vincenzo Bellè. Vicinanza anche da Domenico Modaffari, sindaco di Africo, Bruno Bartolo, sindaco di San Luca e Rosario Sergi, sindaco di Platì.
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