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RIACE (REGGIO CALABRIA) – «Hanno detto che ero il capo di un’associazione a delinquere, allora io dico: se in questa c’era il Comune, c’erano le associazioni che gestivano il servizio dell’accoglienza ma c’era anche la prefettura di Reggio Calabria e il Ministero degli Interni che erano complici. Anche loro allora hanno fatto parte di questa associazione a delinquere».
Mimmo Lucano lo dice con forza davanti ai suoi tanti sostenitori arrivati da ogni dove questo pomeriggio a Riace per manifestargli solidarietà.
«Hanno confuso l’associazione – prosegue l’ex sindaco dell’accoglienza – a delinquere e invece era un’associazione che ha tentato in tutti i modi possibili di non dire “no” alle continue richieste del Ministero e della Prefettura per ospitare migranti».
Gli applausi per Mimmo sono tanti, lui che, non nega, «vedevo la giornata di giovedì come il giorno della libertà e invece».
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I colori di Riace accolgono i manifestanti. L’arancione dei gradoni si lega con il rosso dei pennarelli dove gli amici di Mimmo Lucano hanno ben scritto, a caratteri cubitali “Orgogliosamente complici di Mimmo” e poi ancora “Siamo tutti Mimmo Lucano”, “L’umanità non si arresta, un’altra Calabria è possibile”. Sono solo alcuni dei tanti striscioni che in questo momento stanno avvolgendo la manifestazione pro Lucano che si sta svolgendo nel paese che fino al 2008 era il simbolo dell’accoglienza.
Uomini, donne ed anche bambini tanti si stanno abbracciando a Mimmo in «un’abbraccio della speranza», dicono, dopo la sentenza di primo grado del tribunale di Locri che nella giornata di ieri ha sentenziato una pena di 13 anni e 2 mesi di carcere (LEGGI).
Alle ore 15 nel piccolo paesino in provincia di Reggio Calabria è arrivato anche Luigi De Magistris, candidato alla carica di presidente della Regione Calabria. Una presenza fugace, il tempo di un abbraccio e della rinnovata stima per il suo candidato, poi l’aspirante governatore ha lasciato Riace per impegni elettorali. Anche Mario Oliverio, pure lui candidato alla presidenza della Regione, non ha mancato di portare il suo sostegno a Mimmo Lucano.
E intanto, dopo l’intervento di Lucano la “festa” di solidarietà prosegue tra musica e sorrisi.
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