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Reggio Calabria, altra aggressione in ospedale, una dottoressa è stata minacciata da un paziente al pronto soccorso.
REGGIO CALABRIA – Non si ferma l’escalation di aggressioni a medici ed operatori sanitari. Neppure il tempo di archiviare la mattinata di domenica, 26 gennaio 2025, con l’aggressione a colpi di coltello, fortunatamente senza conseguenze ad un operatore socio-sanitario in servizio presso il reparto di Pneumatologia degli Ospedali Riuniti, che viene a galla un nuovo episodio avvenuto nella notte di sabato 25 gennaio 2024. Vittima questa volta una dottoressa, Stefania Mantuano in servizio al Pronto Soccorso proprio nella notte di sabato al Gom. Il medico è stato fatto oggetto, a più riprese, di improperi e di vere e proprie minacce.
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Aveva appena iniziato il turno di notte la dottoressa Mantuano, quando all’emergenza del Pronto Soccorso, è giunto in barella un uomo, di 36 anni. Il paziente, accompagnato da un parente, e saltando il triage, chiedeva di essere soccorso immediatamente perché aveva avuto un incidente stradale. Già mentre effettuava i primi prelievi la dottoressa è stata redarguita affinché accelerasse le procedure mediche e non perdesse tempo. La rabbia dell’uomo è però esplosa quando la dottoressa ha prescritto una Tac con mezzo di contrasto. Ma il paziente si è rifiutato di sottoporsi all’esame per paura di reazioni allergiche.
QUESTA VOLTA AGGRESSIONE ALLA DOTTORESSA DELL’OSPEDALE DI REGGIO SI E’ CONCLUSA CON LE SCUSE DELL’UOMO
Gridando ed preda di uno stato di forte ansia ed agitazione, l’uomo si è strappato le flebo. E ha lasciato il Pronto soccorso contro il parere dei medici che provavano a tranquillizzarlo. Qualche ora più tardi, nella lunga notte del Pronto Soccorso reggino, l’uomo è ricomparso decidendo di sottoporsi agli esami cui in precedenza lo voleva sottoporre la dottoressa Mantuano. Il trentaseienne però continuava ad essere alterato profferendo violente minacce ai danni della dottoressa Mantuano che è stata costretta rivolgersi ai carabinieri che hanno consentito alla professionista di completare il suo lavoro medico sul paziente. Al termine della visita il paziente ha chiesto infine scusa alla dottoressa. L’uomo l’ha pregata di non sporgere denuncia dal momento che come si ricorderà per effetto del decreto dell’ottobre 2024 rischiava l’arresto.
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