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Mistero sulla sorte della giovane calabrese, Cristina Pugliese, 34enne originaria di Gioiosa Ionica, trovata morta a Verona. Indagato il compagno.


VERONA- La morte di Cristina Pugliese, 27enne trovata senza vita nel bagno della sua abitazione, ha un indagato: il suo compagno. Quello che inizialmente sembrava un tragico gesto estremo, con il trascorrere delle ore sembrerebbe poter essere un nuovo caso di femminicidio. La 27 enne originaria della provincia di Reggio Calabria, a Gioiosa Ionica ma residente ormai da anni a Verona, e madre di una bambina di 5 anni, domenica scorsa, 1 dicembre 2024, è stata trovata impiccata nella doccia dell’abitazione che condivideva con il compagno, un uomo 40enne. 

Era stato proprio l’uomo a chiamare, domenica, i Carabinieri avvisandoli del ritrovamento. La versione dei fatti del 40 enne parlava di un gesto disperato. Ma le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura di Verona, hanno presto rivelato delle incongruenze. Anomalie che hanno portato gli investigatori a vagliare oltre la pista del suicidio anche quello dell’omicidio volontario.

INDAGINI APPROFONDITE SULLA GIOVANE CALABRESE MORTA A VERONA

I Carabinieri di Tregnago e del Nucleo Radiomobile di San Bonifacio (Verona) hanno sequestrato l’abitazione. La salma è stata sequestrata e trasportata all’istituto di Medicina legale del Policlinico di Borgo Roma in attesa dell’autopsia. L’esame autoptico sarà fondamentale per chiarire le cause del decesso e per individuare eventuali segni di violenza. Intanto, il compagno della donna è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario. «In considerazione di quanto acclarato dai preliminari accertamenti, dovendosi procedere a più approfondite indagini di tipo tecnico-scientifico, è stata disposta l’autopsia». Ha annunciato in una nota del procuratore capo Raffaele Tito, il quale ha concluso evidenziando come l’esame è anche «al fine di consentire al compagno della donna deceduta di poter esercitare tutte le garanzie di legge il medesimo è stato iscritto sul registro degli indagati per il delitto di omicidio volontario».

Al momento, il quadro è ancora molto confuso. Le indagini dei carabinieri di Verona sono in corso e gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita della 27enne di Gioiosa Ionica, Cristina Pugliese. Si stanno ascoltando parenti e amici, eventuali testimoni, analizzando allo stesso tempo ogni dettaglio che possa far luce sulla morte della donna calabrese. Cristina si era trasferita con la famiglia nel veronese, dove vivono anche la madre, il padre e il fratello, che gestisce un’autofficina a Soave.

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