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Carabinieri

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Con un’indagine lampo, i Carabinieri hanno identificato il 38 enne di Reggio Calabria presunto responsabile di un furto in un’abitazione di Ortì.


ORTÌ (REGGIO CALABRIA) – I Carabinieri della Stazione di Ortì, nella giornata di ieri, 27 ottobre 2024, hanno deferito un 38enne di Reggio Calabria, ritenuto ritenuto responsabile di un furto in abitazione. La vicenda ha avuto inizio quando una donna residente ad Ortì ha denunciato la scomparsa di diversi oggetti di valore dalla propria casa.

I militari si sono messi subito a lavoro, analizzando con attenzione le registrazioni delle telecamere di sicurezza presenti nella zona. Avviando un’accurata analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona è stato possibile ricostruire l’esatta dinamica del furto e identificare l’autore. Dai filmati sarebbe emerso che l’indagato si era introdotto nell’abitazione della vittima mediante l’effrazione di una finestra, penetrando all’interno della casa. Una volta dentro, il soggetto aveva asportato diversi oggetti di valore. Tra cui un televisore, un decoder, le telecamere dell’impianto di sorveglianza stesso e persino il contatore elettrico dell’abitazione.

L’attività investigativa dei Carabinieri di Ortì, si è svolta in maniera meticolosa, seguendo tutte le procedure previste per i casi di furto aggravato. Dopo aver raccolto sufficienti elementi probatori, il sospettato è stato identificato e deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria. L’operazione si inserisce nel più ampio contesto delle azioni di prevenzione e repressione della criminalità da parte dell’Arma dei Carabinieri, impegnata costantemente a garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dei loro beni. In particolare, i Carabinieri di tutto il Comando Provinciale stanno intensificando le attività di vigilanza e controllo nelle aree rurali e nelle frazioni isolate del territorio, con l’obiettivo di contrastare i fenomeni di furto in abitazione e altre forme di delinquenza. Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino a condanna definitiva.

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