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Tiberio Bentivoglio

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Nuova intimidazione a Tiberio Bentivoglio, testimone di giustizia a Reggio Calabria. Dopo l’incendio al suo deposito, la senatrice Minasi annuncia un’interrogazione parlamentare.


REGGIO CALABRIA – Un altro atto di intimidazione nei confronti di Tiberio Bentivoglio, testimone di giustizia che da anni vive sotto la minaccia della criminalità organizzata. Nelle scorse ore, ignoti hanno appiccato un incendio nel deposito di mezzi agricoli di sua proprietà. Bentivoglio, imprenditore nel settore sanitario, è un volto noto nel panorama calabrese per la sua determinazione nel contrastare la ‘ndrangheta.

Nel 2011, scampò miracolosamente a un attentato grazie al marsupio che indossava, che fermò un proiettile. Da allora, vive sotto scorta, sebbene lo scorso aprile gli fosse stata comunicata la sospensione della protezione. Una decisione che lo ha lasciato esposto e che ha contestato tramite ricorso al Tar. Il nuovo atto intimidatorio, avvenuto mentre il tribunale amministrativo è ancora chiamato a pronunciarsi sulla sospensione della scorta.

DOPO L’INTIMIDAZIONE LA POLITICA SI SCHIERA CON IL TESTIMONE DI GIUSTIZIA TIBERIO BENTIVOGLIO

Tanti i messaggi di vicinanza e solidarietà all’imprenditore: «vittima – scrive il governatore calabrese, Roberto Occhiuto- di un’ennesima grave intimidazione. La sua determinazione nell’affermare i principi della legalità sono una testimonianza di autentico coraggio e un esempio positivo anche per le istituzioni. Auspico che lo Stato, in tutte le sue articolazioni, individui gli autori di queste azioni violente e metta in campo tutti gli strumenti possibili per tutelare Bentivoglio.
La Calabria che faticosamente sta cambiando volto, affrontando con rinnovato spirito le sfide del presente in ogni ambito della vita sociale ed economica. Ripudia la ‘ndrangheta e – conclude Occhiuto- ogni forza criminale che tenta di infangare l’immagine della nostra splendida Regione».

La senatrice della Lega, Tilde Minasi annuncia: «Sottoporrò immediatamente la questione al Ministro Piantedosi perché l’autorità dello Stato sia riaffermata in tutta la sua forza. La senatrice ancora prosegue: «Mi duole sapere che, nelle scorse ore, Reggio Calabria è stata nuovamente teatro di due fatti gravissimi, ascrivibili all’azione criminale di gruppi che evidentemente continuano a imperversare sul nostro territorio. Mi riferisco all’aggressione perpetrata da persone di etnia rom ai danni di alcune volanti della Polizia e all’attentato incendiario subito dal testimone di giustizia, Tiberio Bentivoglio. Fatti che – conclude- non possono essere ulteriormente tollerati, né sottovalutati, e sui quali mi sto già attivando per intervenire». E, la solidarietà all’imprenditore è arrivata da Amalia Bruni, consigliera regionale del Pd: «Tutta la mia vicinanza a Bentivoglio, che non ha mai ceduto neppure di fronte alla paura e all’isolamento. A lui la promessa di una politica più attenta alle esigenze concrete di chi ha avuto il coraggio di denunciare».

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