Carabinieri
2 minuti per la letturaUn 38enne nigeriano è stato arrestato dai Carabinieri a Cittanova per maltrattamenti in famiglia. La convivente dell’uomo ha denunciato anni di violenze subite.
CITTANOVA (REGGIO CALABRIA) – Un’altra storia di violenza domestica è venuta alla luce grazie alla sinergia tra forze dell’ordine e il personale del Centro SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) di Cittanova. Un 38enne nigeriano è stato, infatti, arrestato dai Carabinieri di Cittanova con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, dopo anni di vessazioni fisiche e psicologiche ai danni della compagna.
La vicenda è venuta alla luce lo scorso giugno, quando il personale del Centro Sai segnalava un’aggressione in atto ai danni di una loro assistita.
In particolare, a dire del chiamante, la donna aveva chiesto aiuto perché il convivente la stava assalendo, impedendole di uscire di casa. Circostanze effettivamente riscontrate dei Carabinieri intervenuti sul posto.
La procura di Palmi, guidata dal Procuratore Emanuele Crescenti, ha aperto subito un fascicolo. Immediatamente il sostituto procuratore Veronica Origlio titolare del fascicolo ha attivato il Codice Rosso.
Dalle indagini dei carabinieri è stato possibile ricostruire oltre 10 anni di vessazioni morali e violenze fisiche patite dalla donna. La stessa ha trovato coraggio di denunciare pensando al futuro dei suoi figli minorenni, spesso spettatori delle aggressioni. La vittima avrebbe raccontato di come, nel tempo, anche banali situazioni di convivenza erano diventate un vero e proprio calvario. Raccontando come il compagno che, abusando di sostanze alcoliche e stupefacenti, era pronto ad alzarle le mani e ad offenderla.
L’AMORE PER I FIGLI E IL CORAGGIO DI DENUNCIARE I MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA DELLA DONNA CHE VIVE A CITTANOVA
A far aprire gli occhi alla denunciante e a renderla cosciente dell’insostenibilità di quella situazione, un litigio scaturito dalla richiesta della donna di ricevere del denaro per poter provvedere al sostentamento dei figli.
Sentendo quella “pretesa”, il convivente l’aveva iniziata a colpire in testa e sulla schiena, dicendole che se aveva bisogno di soldi, l’avrebbe costretta a prostituirsi.
Il Gip di Palmi ha disposto gli arresti domiciliari per l’uomo a cui è stato già notificato anche il divieto di avvicinamento alla persona offesa. Secondo il giudice il 38enne con la misura cautelare dei domiciliari non rappresenta più un pericolo per l’ex compagna.
A incidere sulle valutazioni effettuate dal Gip di Palmi è stato, tra le altre cose, il fatto che i maltrattamenti cui la donna era vittima, verificatisi ancor prima del trasferimento in Italia, nascessero dalla mancanza di vera e propria unione familiare e fossero accentuati da comportamenti maneschi e violenti dell’arrestato.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità della persona destinataria della misura cautelare saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposta ad indagini.
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