(foto d'archivio)
2 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Un patrimonio per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro riconducibile ad un imprenditore di Rosarno, ritenuto vicino alla nota cosca di ‘ndrangheta che fa capo alla famiglia “Pesce”, è stato confiscato dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza e dei carabinieri di Reggio Calabria, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, stanno dando esecuzione ad un provvedimento, emesso dalla Sezione misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria.
La figura criminale dell’imprenditore, si legge in una nota, era già emersa “in altre operazioni e per tali condotte l’uomo è stato rinviato a giudizio per i reati di associazione di stampo mafioso e trasferimento fraudolento di valori aggravato dalla finalità di agevolazione mafiosa”.
Al termine delle indagini, la Direzione Distrettuale Antimafia – sempre più interessata agli aspetti economico-imprenditoriali legati alla criminalità organizzata – ha delegato il gico del Nucleo Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria a svolgere apposita indagine a carattere economico-patrimoniale finalizzata all’applicazione, nei confronti del citato imprenditore, di misure di prevenzione personali e patrimoniali. Una volta documentata la “pericolosità sociale”, l’attività in rassegna ha consentito di ricostruire, attraverso una complessa e articolata attività di riscontro, anche documentale, il patrimonio direttamente ed indirettamente nella disponibilità del soggetto, il cui valore sarebbe risultato decisamente sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata.
Su queste basi, la sezione misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria ha prima disposto il sequestro del patrimonio riferibile all’imprenditore e, successivamente, riconoscendo la validità dell’impianto indiziari ha disposto – allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – che tutto il patrimonio già in sequestro venisse confiscato. Il patrimonio è costituito dall’intero compendio aziendale di 1 cooperativa agricola formalmente intestata a prestanome, comprensivo di 2 terreni e di 1 immobile adibito ad uso commerciale/industriale, 4 fabbricati ubicati tra Rosarno e Tropea, 1 autovettura, nonché tutti i rapporti bancari, finanziari e relative disponibilità, per un valore complessivamente stimato in circa 7 milioni di euro.
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