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Uno dei migranti superstiti

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Due migranti, sopravvissuti al naufragio avvenuto al largo della Locride, sono scappati dall’ospedale di Locri dove erano ricoverati.


LOCRI (REGGIO CALABRIA)- In pochi minuti si sono perse le tracce di due dei migranti sopravvissuti al naufragio della Locride di lunedì, 17 giugno 2024, che erano ricoverati all’ospedale di Locri. Si tratta di due giovani uomini. Da lunedì erano ricoverati uno in pneumologia, un’altro in ortopedia. «Venerdì nell’orario di visite dei parenti, ha ricevuto la visita di alcuni suoi parenti giunti da fuori Italia, dopo qualche ora lui non c’era più». È il racconto dei sanitari dell’ospedale di Locri che nel tardo pomeriggio di venerdì 21 giugno 2024, non vedendo più i pazienti a letti hanno subito allertato le forze dell’ordine.

Uno dei ricoverati fuggiti dall’ospedale di Locri è un uomo alto, ben messo, non supera i 30 anni di età ma la particolarità dello stesso è che «Non parlava italiano, prima ci ha detto di essere turco, poi iracheno, poi ancora siriano», raccontano i sanitari.
Entrambi gli uomini ricoverati nei giorni scorsi avevano ricevuto vestiti e la visita di volontari che hanno cercato di alleggerire la degenza e l’orrore patito nella traversata. «Perché sono scappati se tutti erano a loro disposizione per aiutarli?», si chiede una donna il cui marito è ricoverato nello stesso reparto ospedaliero di uno dei due uomini che sono scappati dall’ospedale.
I due uomini non erano sottoposti a fermo, dunque, in ospedale non erano vigilati, ecco perché hanno potuto abbandonare il nosocomio senza troppe difficoltà e senza colpa alcuna dei sanitari.
Resta invece ricoverata nel reparto di pediatria la bambina di 12 anni, che nel naufragio ha perso i genitori e la sorellina, ma venerdì ha potuto riabbracciare gli zii giunti dal Belgio.

GIUNTE AL PORTO DI GIOIA TAURO DIECI DELLE SALME DEL NAUFRAGIO A LARGO DELLA LOCRIDE

Intanto, nella tarda di oggi, 22 giugno 2024, la nave Dattilo della Guardia costiera è giunta al porto di Gioia Tauro con a bordo le 10 salme recuperate nel mare Jonio dopo il naufragio della barca a vela sulla quale viaggiavano una settantina di migranti. Dei dieci, sei sono minori. Si tratta di quattro ragazzi e due ragazzine. Sembra che le sale resteranno nel porto di Gioia Tauro per l’espletamento delle operazioni e degli accertamenti della polizia giudiziaria e scientifica.

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