L'incendio che ha distrutto i locali di Ecolandia
2 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Colpo al cuore di Ecolandia, al centro nevralgico dell’intero Parco che è uno di quei luoghi che vengono definiti eccellenze, che nasce, vive (e porta vita) nel quartiere Arghillà a Reggio Calabria. Un quartiere periferico, difficile, per restare in tema di definizioni. Ieri un incendio di enormi proporzioni – devastante dicono i responsabili della struttura – ha distrutto, radendo letteralmente al suolo gli uffici della direzione, cuore pulsante dell’attività del Consorzio Ecolandia, soggetto gestore del Parco e promotore, unitamente ai suoi soci e alla rete allargata, di numerose iniziative e attività di carattere culturale, educativo, ambientale e tecnologico.
Le cause dell’incendio sono al momento ignote, al vaglio delle Forze dell’Ordine, che ne stanno valutando l’eventuale natura dolosa. Sul posto, ieri, sono intervenuti tempestivamente gli automezzi dei Vigili del Fuoco della squadra del distaccamento di Villa San Giovanni che hanno lavorato 4 ore per domare le fiamme che hanno totalmente distrutto gli uffici del Parco. Quello che resta della struttura è una desolante immagine di distruzione e detriti. I danni sono ingenti, dell’edificio è rimasto ben poco in piedi, oltre alle mura. Distrutti i computer, i documenti, l’intero apparato amministrativo, logistico e progettuale che sovrintendeva alle attività del Parco. Il Consorzio Ecolandia, soggetto del terzo settore, aderente alla rete promossa dall’Associazione Libera “La libertà non ha pizzo”, ha, nei suoi dieci anni di attività, trasformato il Parco da luogo vandalizzato e abbandonato a luogo significativo e eccellenza del Sud.
«Qualunque sia la natura dell’incendio, comunque Ecolandia non è nuova a episodi vandalici, furti, incendi, e si è sempre rialzata avendo scelto di resistere nel nostro territorio ed essere protagonisti del cambiamento – si legge in una nota a firma della direzione – Lo faremo anche stavolta, anzi forse di più. Continueremo a garantire la nostra presenza al Parco, riaprendo i cancelli perché solo con la cittadinanza attiva e la partecipazione ci si può prendere cura dei beni collettivi. Lo vorremmo fare con i cittadini, con le tante associazioni a noi vicine, con le istituzioni a cui chiediamo di ribadire e impegnarsi, ognuno per la propria parte». Intanto è attesa nella giornata di oggi la visita di solidarietà del sindaco Falcomatà.
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