Il sequestro di un bene (foto archivio)
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – Sequestro di beni per due imprenditori per 40 milioni di euro, da parte dei finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dello Scico, coordinati dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri.
L’attività costituisce l’epilogo di una complessa indagine a carattere economico-patrimoniale, nei confronti di due imprenditori di Gioia Tauro indiziati di essere collusi con la cosca di ‘ndrangheta che fa capo alla famiglia Piromalli – Molé di Gioia Tauro, con la quale avrebbero instaurato una cointeressenza mafiosa di assoluto spessore, duratura nel tempo e ben radicata.
La figura criminale degli imprenditori verso i quali è scattato il sequestro dei beni, era emersa nell’ambito dell’operazione “Andrea Doria”, condotta dai Reparti del Corpo a contrasto dell’infiltrazione della ‘ndrangheta nell’economia legale, conclusasi nell’aprile del 2021 con l’esecuzione di provvedimenti cautelari personali nei confronti di 23 soggetti e sequestri per oltre 620 milioni di euro, nel cui ambito i due soggetti – allo stato del procedimento e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità – risultano rinviati a giudizio per il reato, tra gli altri, di associazione di stampo mafioso.
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