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Rosarno, cade da un ponteggio mentre lavora su un cantiere edile, morto operaio 38enne, i sindacati: «Servono nuove regole»
ROSARNO – Stava lavorando su un ponteggio quando, per cause in corso di accertamento, è precipitato a terra ed morto sul colpo. È accaduto in un cantiere edile a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria.
La vittima è un cittadino romeno di trentotto anni da diverso tempo residente nella cittadina della Piana di Gioia Tauro che lavorava alle dipendenze di un’impresa edile impegnata in alcuni lavori di ristrutturazione di un edificio in via Nazionale.
“La strage dei morti sul lavoro continua senza sosta. Le parole non più servono. Un altro padre di famiglia oggi ha Rosarno è morto mentre lavorava per portare un pezzo di pane ai propri familiari”. Lo scrivono in una nota Fillea Cgil città Metropolitana e Fillea Calabria esprimendo vicinanza, solidarietà e condoglianze ai famigliari della vittima.
“Nel chiedere che le forze dell’ordine e la magistratura accertino ogni eventuale responsabilità, non possiamo esimerci dal segnalare la necessità del massimo rispetto delle norme di sicurezza perché non si può perdere la vita lavorando. Come Fillea continuiamo a ripeterlo, e vorremmo non farlo più, per fermare questa strage è necessario il massimo impegno della politica, delle parti sociali, e imprenditoriali. Serve consapevolezza da parte di tutti, impegno da parte delle imprese e formazione di tutti i lavoratori».
«Dobbiamo debellare le cause degli infortuni sul lavoro e fare in modo che tutti non allentino la loro attenzione su questa priorità. Nessuno può far finta di niente e girarsi dall’altra parte. Non si può continuare a rimanere inerme davanti a queste tragedie quotidiane. Ci sono 1200 morti ogni anno, in Calabria in questi ultimi mesi il numero si è amplificato drammaticamente” aggiungono i sindacati. “Servono più controlli, ma soprattutto servono nuove norme”.
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