Nino Di Matteo
1 minuto per la letturaC’è forte preoccupazione per le parole che Gregorio Bellocco ha pronunciato negli scorsi giorni riguardo un possibile attentato al giudice Nino Di Matteo.
Come denunciato dal Fatto Quotidiano, Gregorio Bellocco, esponente del clan di ‘ndrangheta omonimo, in carcere nell’istituto di Opera, commentando la scarcerazione di Giovanni Brusca con altri detenuti avrebbe detto: «Anche il giudice Di Matteo lo ammazzano. Gli hanno già dato la sentenza».
Sull’accaduto interviene anche l’Associazione Nazionale Magistrati per la quale «le notizie di stampa su iniziative dei gruppi criminali dirette ad attentare alla vita del collega Nino Di Matteo, il cui impegno nel contrasto alla criminalità mafiosa lo espone da anni a seri pericoli per la sua incolumità, destano forte preoccupazione e pongono all’attenzione generale la questione delle mafie e della loro persistente vitalità nonostante gli sforzi sino ad oggi compiuti da magistratura e forze dell’ordine nell’attività repressiva».
La Giunta Esecutiva Centrale dell’Anm ha poi aggiunto che «molto è stato fatto ma il fenomeno criminale è tutt’altro che sconfitto – prosegue – Gli inquietanti segnali che provengono dagli ambienti carcerari, e di cui ora si ha pubblica notizia, impongono un serio approfondimento della vicenda, anche e anzitutto sul piano della prevenzione».
In conclusione, poi, la Giunta Esecutiva Centrale dell’Anm nell’esprimere «piena solidarietà e vicinanza al collega Nino Di Matteo, confida che nulla sarà tralasciato dagli organi competenti per assicurarne la massima tutela».
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