Quello che resta del campo rom
3 minuti per la letturaMELITO PORTO SALVO (REGGIO CALABRIA) – E’ stato sgomberato il campo nomadi e demolite le baracche abusive di Melito. Agli otto nuclei familiari, una quarantina di persone circa, sono stati assegnati otto alloggi popolari. Operazioni programmate dalla triade commissariale composta dal viceprefetto Anna Aurora Colosimo e dai sub commissari Francesco Picone e Pietro Maldonato mirate a ripristinare un’adeguata condizione di salute pubblica e di legalità. Nell’area infatti insiste un’enorme discarica che rappresenta una forte minaccia ambientale per tutti i cittadini melitesi. Al temine delle operazioni di sgombero e di demolizione delle baracche, l’area tutta sarà recintata e sarà avviata la caratterizzazione dei rifiuti. Nei prossimi giorni inoltre la graduatoria delle case popolari, ferma da anni, verrà fatta scorrere e si procederà all’assegnazione degli alloggi per gli effettivi aventi diritto.
«Fino a quando saremo alla guida di Melito – ha garantito Colosimo – il nostro impegno sarà totale e mirato a dare risposte ai tanti problemi della cittadina, che purtroppo troppo spesso ritornano. Ci siamo ripresi gli alloggi popolari che risultavano ancora intestati ed occupati da persone che non esistevano più. Ne abbiamo recuperato un consistente numero che oggi ci consente non solo di dare una dignitosa sistemazione ai rom presenti nel campo, ma di andare avanti con la graduatoria di tutte le persone aventi diritto».
«Siamo molto soddisfatti – ha aggiunto – perché abbiamo ottenuto dal ministero dell’interno un finanziamento di 300 mila euro relativo alle prime attività che se anche non sarà sufficiente alla totale bonifica, rappresenta un primo passo per ripartire. Riteniamo che una gestione ottimale, ci consentirà in futuro di poter ottenere altri finanziamenti. Abbiamo preso in mano questo progetto lo abbiamo inserito nel circuito delle opere pubbliche. Crediamo che con le nuove risorse che arriveranno in tutta Italia riusciremo a ridare a quest’area la dignità che merita, magari con un nuovo palazzetto dello sport».
«I problemi li abbiamo affrontatati e continueremo ad affrontarli con forza e determinazione – ha concluso Colosimo – ho fatto un giro per il paese e posso dire che la situazione rifiuti è decisamente migliorata da quando è subentrata la nuova ditta che ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo. A noi mancano pochi mesi. Abbiamo avuto questo surplus di permanenza a causa del covid. Il mio timore è che rischiamo di ritrovarci in una situazione come questa se non ci sarà la volontà di monitorare il territorio. Ho affrontato con gli insostituibili sub commissari Picone e Maldonato mille difficoltà. Abbiamo avviato da subiti un percorso che potesse giungere ad una sistemazione dignitosa per queste persone che vivevano in condizioni assolutamente precarie. Non è stato facile per le ragioni che la comunità di Melito sicuramente conoscerà. Ci siamo avvalsi anche del contributo dell’associazione “Nomadi”. Siamo riusciti a convincere tutti o quasi tutti a d accettare questi alloggi. A monte c’è un’operazione molto importante. Ci tengo a ringraziare la polizia locale ed il comandate Laganà, tutto l’ufficio tecnico nella persona dell’architetto Manti. Insieme abbiamo presentato un progetto di riqualificazione dell’intera area per un importo pari a 900 mila che ci auguriamo in tempi brevi ci venga sovvenzionato dallo Stato».
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