Familiari e polizia sul luogo del duplice omicidio
2 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Un cognome scomodo o altro? È questo l’enigma che la polizia di North York dovrà risolvere per cercare di risalire all’ultimo fatto di sangue avvenuto nella Gta. L’ennesimo omicidio e ancora una volta a cadere sotto i colpi d’arma da fuoco è un calabrese.
Si tratta di Cosimo Commisso di 33 anni, originario della Locride, ucciso insieme alla fidanzata tra la notte di giovedì e venerdì scorso nella zona di Woodbridge, quartiere di Vaughan abitato dalla stragrande maggioranza da italiani Un vero e proprio agguato dalle dinamiche mafiose è questo lo scenario su cui è dovuta intervenire la polizia a Castlepoint drive nei pressi di Martin Grove – Hw27.
Commisso e la fidanzata Chantelle Almeida, 26 anni, di Toronto, sono stati sorpresi a bordo di un Suv bianco e colpiti da una raffica di colpi mortali. Alcuni residenti nella zona hanno raccontato agli investigatori di aver udito una serie di spari, seguita da una breve pausa e qualche grido udibile prima di un’altra raffica di spari. Le vittime sono state dichiarate decedute sul colpo all’arrivo dei soccorsi.
«Ancora non abbiamo informazioni certe, ma se qualcuno si trovava in zona in quel momento, ha un filmato con camere o ci sono videocamere di sicurezza utile li analizzeremo – ha commentato il capo della Polizia Dave Mitchell – ma al momento non possiamo dare nulla per scontato. Il puzzle si compone da piccoli pezzi che ci potrebbero indirizzare per risolvere il caso».
Mitchell nel corso della conferenza stampa ha parlato anche della dinamica con il Mazda bianco trivellato di colpi e fermo a bordo di un viale e che le indagini mirano a capire se le vittime siano state freddate all’interno. Analizzando le foto scattate dagli inquirenti, i finestrini del Suv sono andati in frantumi ma le portiere erano aperte. È possibile che una o entrambe le vittime abbiano cercato di fuggire dalla macchina quando sono iniziati gli spari.
La famiglia della vittima possiede un ristorante e un bar a Woodbridge, dove già in passato sono stati commessi altri fatti di cronaca, mentre nello scorso settembre in uno dei locali un uomo ha sparato diversi colpi pistola sfiorando un cameriere in testa e provocando un lieve infortunio. Quella sparatoria a tutt’oggi non è ancora stata risolta, ma s’inserì in mezzo a un’ondata d’incendi dolosi e sparatorie in diversi bar, caffè e case di Vaughan che avevano legami con membri famosi della mafia italo-canadese.
Gli investigatori ritengono che Commisso fosse un socio di John Ignagni, 33 anni, ucciso in un’imboscata nel garage di un condominio nel centro di Toronto nel 2016. Dunque, un’altra vittima calabrese che si aggiunge a Maria Voci l’ultima in ordine di tempo freddata in Canada con modalità mafiose.
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