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REGGIO CALABRIA – Francesco Cacciola, 46enne, imparentato con l’omonima famiglia di ‘ndrangheta operante a Rosarno, è stato arrestato dai Carabinieri per detenzione abusiva di arma da fuoco e munizionamento e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’uomo, che è lo zio di Maria Concetta Cacciola, la collaboratrice di giustizia morta suicida, in base alle accuse della Dda in seguito alla pressione di alcuni tra i più stretti familiari, è stato arrestato la scorsa notte dai Carabinieri della Tenenza di Rosarno e dallo squadrone eliportato Cacciatori Calabria.

Gli uomini della Compagnia di Gioia Tauro, diretta dal capitano Francesco Cinnirella, hanno eseguito una perquisizione domiciliare a carico dell’uomo, nell’ambito di un più ampio servizio di controllo del territorio. All’interno di una camera chiusa nel garage nella disponibilità dell’uomo, i Carabinieri hanno rinvenuto una pistola 84FS Ceetah, calibro 380 auto, con tre caricatori pieni di colpi, in tutto 39 proiettili.

Inoltre, i militari hanno rinvenuto 115 grammi di marijuana, che secondo l’accusa erano pronti per essere smerciati. 

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