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SEMINARA (REGGIO CALABRIA) – La frazione di Sant’Anna di Seminara si è trasformata in un mare di luci e silenziosa commozione durante la toccante fiaccolata organizzata nel tardo pomeriggio di ieri per esprimere il dolore per la morte della dottoressa Francesca Romeo, vittima tre giorni fa, al rientro dal proprio turno di lavoro come Guardia Medica, di un agguato fatale lungo la provinciale di collegamento fra Santa Cristina d’Aspromonte e Taurianova.
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La partecipazione massiccia della popolazione, del sindaco Giovanni Piccolo, dell’intera amministrazione comunale e del parroco don Domenico Caruso, ha reso l’evento un tributo sentito alla professionista, originaria e residente nella sopracitata frazione di Seminara e presso la quale stava anche rincasando la mattina del delitto.
L’evento è stato un cammino collettivo attraverso il dolore di una comunità ferita, quella di Seminara, ma anche un modo per esprimere solidarietà e supporto ai familiari della dottoressa ed in particolare al marito, il dottore Antonio Napoli, anche egli ferito nell’agguato. La fiaccolata ha così attraversato le vie del paese per poi concludersi all’interno della chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Anna. Il successivo momento di riflessione ha sottolineato l’importanza per la comunità di restare unita in momenti difficili ed espresso contemporaneamente il cordoglio per la tragica perdita dalla concittadina.
La manifestazione, inoltre, ha voluto anche esprimere la totale condanna della cittadinanza seminarese su ogni gesto di violenza ed in particolare su quella di genere. È emersa, infatti, la consapevolezza che il ricordo di Francesca Romeo sarà legato anche alla lotta contro il femminicidio. L’omicidio della dottoressa e quello della giovanissima Giulia Cecchettin sono solo gli ultimi nomi della lunga lista di un male che ha insanguinato il nostro paese.
Intanto, le indagini sull’omicidio Romeo sono ancora in corso. La vicenda è un vero rebus per gli inquirenti. Le motivazioni dietro questo tragico evento rimangono al momento sconosciute.
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