X
<
>

Un progetto do Ponte sullo Stretto di Messina

Share
3 minuti per la lettura

VILLA SAN GIOVANNI (REGGIO CALABRIA) – Approfondire la questione del franco navigabile del Ponte sullo Stretto è uno degli argomenti sul quale il Pd di Villa San Giovanni ha inteso tornare chiedendo alla società MSC (che attraverso la controllata Til – Terminal Investment Limited gestisce il Med Center, terminalista del Porto di Gioia) alcune precisazioni di carattere generale sull’altezza dell’infrastruttura in relazione alle imbarcazioni in transito per e dallo scalo portuale della Piana.

MSC, precisando al Pd villese che non intende entrare nel dibattito “Ponte sì, Ponte no”, e posto che ha già espresso le sue valutazioni al ministero competente, ha comunicato che «le navi operative della Compagnia – al momento le più alte del mondo – potranno passare sotto al Ponte solo se l’altezza minima dal livello del mare sarà di almeno 65 metri, cui andrà aggiunto un ulteriore margine per compensare l’oscillazione verticale del Ponte e l’eventuale moto ondoso».

Queste affermazioni appaiono ai dem essenziali per integrare il dibattito pubblico sul tema e, confrontando queste nuove informazioni con quelle già ricevute a seguito della richiesta di accesso agli atti sul passaggio nello Stretto di navi alte più di 65 metri richiesto al Mit nei mesi scorsi (ne risultano 20), il Pd ha avanzato ulteriori valutazioni. «Per evitare che il transito delle navi Portacontainer in rotta dall’Oceano Indiano verso Gioia – affermano dal Pd – ma anche di tutte quelle che salpano dagli altri porti italiani, subiscano stop e disagi senza precedenti derivanti dalla circumnavigazione della Sicilia, comportante un aggravio dei costi e dei tempi di navigazione, dovrebbe essere previsto un innalzamento dell’impalcato di almeno 15 metri, con la riscrittura totale del progetto in essere, prevedendo una nuova gara di appalto per la progettazione, sottoponendo tutto l’iter, quindi, ad un ripensamento generale circa la fattibilità tecnica e la tenuta economica».

Questa mattina (27 agosto 2024) Msc ha smentito che ci sia stata un’interlocuzione con il Pd sull’argomento del Ponte: «Con riferimento all’articolo pubblicato oggi dalla testata “Quotidiano del Sud”, il Gruppo MSC intende smentire le dichiarazioni attribuite alla compagnia e riportate nel titolo e nel testo».

La società Stretto di Messina non accoglie neppure lontanamente l’ipotesi di “riscrivere” il progetto definitivo e ribadisce ancora una volta che il franco navigabile del Ponte è di 72 metri e raggiungerebbe i 65 metri solo in presenza di condizioni eccezionali di traffico pesante stradale e ferroviario: i dati per la SdM sono «pertanto, assolutamente in linea con le affermazioni attribuite alla compagnia di navigazione MSC». Quella dell’opera spiegano essere un’altezza in linea o superiore ai ponti esistenti sulle grandi vie di navigazione internazionali, come lo stesso Canale di Suez attraverso cui passano le porta-container citate dal Pd, in coerenza con le procedure stabilite dalle norme IMO (International Maritime Organization).

«Anche nell’ambito del Tavolo Tecnico per la sicurezza della navigazione nello Stretto di Messina è emerso con grande chiarezza che “nessuna nave in transito nel 2023 sarebbe stata impossibilitata a passare con il ponte”. – Specificano dalla SdM, e aggiungono -. Il franco navigabile è stato verificato considerando le condizioni estreme di temperatura previste in sito contemporaneamente alla presenza sull’impalcato di un significativo traffico stradale e dell’incrocio, nella maniera più sfavorevole, di treni di vario tipo, ivi compresi treni merci di dimensioni e massa al di sopra delle capacità operative dei treni oggi circolanti».

Per il Pd, tuttavia, rimane aperta la questione del gigantismo navale che in un prossimo futuro porterebbe le navi a superare gli 80 metri di altezza, trasformando il Ponte in quello che definiscono «l’incubo “muro” sullo Stretto».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE