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Prevista per domani una grande mobilitazione a Villa San Giovanni; il motivo è dire no al Ponte sullo Stretto, attesi in migliaia


VILLA SAN GIOVANNI – Un accorato appello alla partecipazione, rivolto soprattutto ai cittadini e agli amministratori dei comuni interessati, è stato lanciato ieri mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione contro il Ponte sullo Stretto che si svolgerà domani mattina a Villa San Giovanni su iniziativa del movimento “No Ponte”.

È attesa la presenza di migliaia di persone, attivisti e non solo, provenienti da tutta la Calabria e da tutta la Sicilia. Tuttavia, gli organizzatori hanno preferito non sbilanciarsi sui numeri, anche per le previsioni meteorologiche non ottimali. Centinaia le adesioni ufficiali pervenute alla e-mail del Comitato promotore, un lunghissimo elenco letto da Giovanni Cordova in apertura della conferenza: associazioni, sindacati, partiti, e tantissime altre realtà, più l’adesione di tre sindaci, Michele Tripodi (Polistena), Nicola Fiorita (Catanzaro) e, solo ieri sera tramite comunicato, Giusy Caminiti, sindaca di casa.

«La manifestazione di sabato non è la conclusione, ma una delle tappe di un percorso che è appena ricominciato. La popolazione di Villa e Messina è molto spaventata dal possibile avvio dei cantieri, che tra l’altro distruggerebbero l’ecosistema dello Stretto», ha detto Cordova puntando poi il dito contro «un progetto irrealizzabile» e contro la Stretto di Messina Spa: «È necessario mobilitarsi perché potranno far partire i cantieri solo per produrre quel meccanismo speculativo per cui la grande opera produce soldi e guadagni per pochissimi. Chiederemo che la società sia messa in liquidazione perché è ormai chiaro che si tratta di un circolo vizioso che punta non a produrre un’opera ma un meccanismo di estrema speculazione».

A Tonino Pentimalli, altro rappresentante villese del Comitato No Ponte, è toccato il compito di illustrare i dettagli logistico-organizzativi della manifestazione. Prima di tutto, un cambiamento di programma: il raduno, previsto alle 9,30, sarà in piazza Valsesia e non in piazza Stazione, come richiesto dalle autorità di pubblica sicurezza per non paralizzare uno snodo viario fondamentale. Per i manifestanti giunti in auto sarà a disposizione un parcheggio gratuito presso l’arena dello Stretto, mentre quelli in arrivo dalla Sicilia e in treno saranno accolti da un gruppo di attivisti villesi per essere accompagnati nel luogo del raduno.
Dalla centralissima piazza Valsesia, dunque, il corteo si snoderà lungo le vie Ammiraglio Curzon, Rocco Larussa, Briatico, Corrado Alvaro, delle Grazie, quindi giungerà di fronte alla Chiesa di Pezzo e, dalla via Femia, proseguirà verso il lungomare di Cannitello, fino alla piazza antistante la Chiesa di Maria Santissima di Porto Salvo, dove sono stati allestiti un impianto audio e un palco per gli interventi; l’area sarà interdetta al traffico.

Al di là del no al Ponte, che rilanceranno con forza, gli organizzatori hanno in mente una manifestazione pacifica, colorata, propositiva. «Una marcia allegra – ha specificato l’avvocata Aura Notarianni (Wwf), auspicando una bella giornata di sole – che ci serva da catalizzatore per continuare la battaglia contro un’opera non realizzabile, un’operazione di speculazione finanziaria». Grande preoccupazione per i possibili effetti dei lavori, specialmente sulla sponda calabrese: «La Calabria sarà molto più colpita della Sicilia – ha detto Notarianni – 16 su 29 comuni interessati sono calabresi, da Montebello Ionico a Limbadi, dove sorgeranno cantieri, discariche, cave. Un vero e proprio piano di sconvolgimento del nostro territorio, ecco perché ritengo che la manifestazione di sabato sarà un successo se ci saranno tutti i sindaci dei territori coinvolti. Sindaci che chiamiamo a gran voce, perché per primi devono proteggere anzitutto la salute dei cittadini».

L’avvocata del Wwf ha snocciolato le ormai note «criticità» del progetto – a suo dire «non superabili» nemmeno in futuro – sotto l’aspetto della tutela della salute pubblica («completamente trascurata») oltre che dal punto di vista sismico e ambientale. E poi ha proseguito spronando i sindaci a non farsi incantare: «Non si lascino prendere in giro con le misure compensative. Non abbiamo bisogno di parchi, abbiamo già un acquario che è lo Stretto, abbiamo un Parco che è l’Aspromonte, non abbiamo bisogno di nessuna compensazione!
La nostra – ha aggiunto Notarianni – è una battaglia non ideologica, ma per la difesa dei diritti e della nostra vita in questo territorio. Non ci fermeremo, stiamo lavorando – annuncia l’avvocata del Wwf – a un’azione inibitoria collettiva, promossa da cittadini che vivono le due sponde. Per chiedere al giudice del Tribunale di Roma di far cessare questa condotta illegittima della società Stretto, fulcro su cui gira tutto il denaro erogato; e stiamo preparando altri esposti». A chiudere la conferenza un breve intervento del segretario del Pd di Villa Enzo Musolino, con l’auspicio di vedere i sindaci di Reggio e Villa «in testa al corteo con la fascia tricolore».

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